ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta tutta in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'952,44 punti, in progressione dello 0,60% rispetto a ieri.

Secondo gli operatori, la tendenza generale è dominata dalle aspettative sui tassi di interesse, che puntano nuovamente al ribasso per il prossimo anno, sulla scia di un'inflazione in calo negli Stati Uniti, nell'Eurozona e pure in Svizzera: nel paese di Guglielmo Tell il rincaro è sceso all'1,4% in novembre, ai minimi da due anni a questa parte.

Gli investitori ritengono che il ciclo di rialzi dei tassi potrebbe essere concluso e che i primi tagli del costo del denaro potrebbero arrivare già in primavera. Questo malgrado le affermazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che venerdì ha tentato di spegnere gli entusiasmi.

Teoricamente questi sono ottimi presupposti per un proseguimento del rally di fine d'anno. Fra gli esperti non mancano però le voci che invitato alla cautela, perché gli umori potrebbero repentinamente cambiare: non sarebbe la prima volta quest'anno. L'incertezza sui futuri sviluppi del mercato viene quindi considerata ancora piuttosto elevata.

A livello di singoli titoli, in primo piano figurava Roche (+2,80% a 246,30 franchi), che per quasi 3 miliardi di dollari (quasi 2,7 miliardi di franchi) rileverà un'azienda americana attiva nella lotta all'obesità. Una certa funzione di traino è stata prestata anche dagli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,89% a 86,14 franchi) e Nestlé (+1,03% a 99,97 franchi).

In ambito assicurativo non è passata inosservata la notizia dell'avvicendamento ai vertici di Swiss Life (-0,81% a 563,00 franchi), con la partenza nel maggio 2024 dell'attuale Ceo, che sarà sostituito dal responsabile delle finanze; per spiegare l'andamento del titolo, gli analisti fanno comunque presente anche i realizzi di guadagno, vista l'ottima performance annuale. Nello stesso comparto finanziario UBS (-0,12% a 24,79 franchi) è rimasta ferma ai blocchi di partenza.

Poco dinamici si sono rivelati i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,91% a 34,86 franchi), Kühne+Nagel (-0,27% a 255,20 franchi), Holcim (-0,95% a 64,44 franchi) e Sika (-0,30% a 236,10 franchi). Lonza (-1,40% a 330,10 franchi) ha da parte sua sofferto per le prospettive ritenute deludenti diffuse dal concorrente cinese WuXi Biologics.

Nel mercato allargato si è messa in luce Cicor (+7,43% a 50,60 franchi): nell'ambito della giornata degli investitori la società si è data obiettivi di medio termine più ambiziosi.