ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia il 2023 con un'ultima seduta in rialzo, la prima di una corta settimana di contrattazioni: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'137,79 punti, in progressione dello 0,73% rispetto a ieri.

L'anno si è rivelato completamente diverso dal previsto, si legge in un commento di mercato di Swissquote. L'economia statunitense non è scivolata in recessione, è cresciuta; la Cina, invece, non si è ripresa come ipotizzavano gli esperti, ha invece sperimentato la deflazione e una crisi immobiliare. La novità più importante è stata comunque la nascita di ChatGPT, "che ha portato l'intelligenza artificiale nelle nostre vite".

Anche sulla scia del rinnovato entusiasmo tecnologico diverse piazze finanziarie hanno registrato nuovi massimi di sempre. Non così quella di Zurigo, con l'SMI che è rimasto ancora molto lontano dai 12'997 punti del 3 gennaio 2022, record di sempre. La performance del 2023 si attesta al 3,8%, un valore che non pochi investitori potrebbero giudicare apprezzabile, soprattutto dopo l'anno precedente da dimenticare (-14,2%).

A livello di singoli titoli UBS (+0,62% a 26,10 franchi) ha confermato anche nell'ultima giornata un anno da incorniciare (+51%). Nello stesso comparto finanziario si è messa in mostra Swiss Life (+1,14% a 584,00 franchi).

Tutti in positivo si sono mossi i valori maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,67% a 37,30 franchi), Geberit (+0,71% a 539,00 franchi), Kühne+Nagel (+0,76% a 289,80 franchi) e Sika (+0,74% a 273,70 franchi). Sostanzialmente in linea con listino hanno terminato i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,74% a 97,51 franchi), Novartis (+0,99% a 84,87 franchi) e Roche (+0,85% a 244,50 franchi).

Nel mercato allargato fra le azioni più importanti va segnalata VAT (+0,12% a 421,50 franchi), che ha visto il corso salire del 67% nel 2023.