ZURIGO (awp/ats) - Giornata positiva per la borsa svizzera, che mette a segno la migliore seduta da oltre un mese a questa parte: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'590,39 punti, in progressione dell'1,18% rispetto a ieri.

Dopo un inizio titubante i corsi sono andati lievemente crescendo, per poi balzare marcatamente verso l'alto in concomitanza con la diffusione dell'ultimo dato sull'inflazione negli Stati Uniti: il rincaro ha rallentato al 3,2%, scendendo più di quanto si aspettassero gli esperti. Nell'interpretazione degli ottimisti questo dovrebbe attenuare la pressione sulla Federal Reserve: i timori di ulteriori aumenti dei tassi d'interesse sono quindi diminuiti e Wall Street si è orientata a un deciso rialzo, trascinando anche le altre piazze finanziarie.

Sul fronte interno Roche (+0,36% a 239,60 franchi) ha annunciato che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), organo scientifico che prepara le decisioni dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), ha espresso la sua raccomandazione per l'autorizzazione del farmaco Tecentriq come iniezione sottocutanea. Non molto lontani hanno chiuso anche gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,07% a 84,56 franchi) e Nestlé (+0,51% a 99,40 franchi).

Ben più vivaci si sono dimostrati altri titoli: la prospettiva di una pausa sul fronte dei tassi ha per esempio messo le ali ai valori maggiormente sensibili alla congiuntura quali Holcim (+2,27% a 62,26 franchi), Sika (+2,99% a 234,20 franchi), ABB (+2,52% a 33,35 franchi) e Kühne+Nagel (+1,82% a 246,00 franchi).

Richemont (+5,54% a 110,40 franchi) ha rimbalzato, dopo aver perso rispettivamente il 5% e il 2% nelle due sedute seguite alla presentazione di risultati non entusiasmanti relativi al primo semestre dell'esercizio 2023/2024. Nel comparto finanziario ha intanto ritrovato una certa verve UBS (+1,01% a 22,09 franchi).