ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude la seduta in ribasso, archiviando comunque una settimana timidamente positiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'956,90 punti, in flessione dello 0,18% rispetto a ieri.

Il mercato è partito in sordina, ma nel pomeriggio è riuscito a trovare una certa verve, riconquistando quota 11'000 punti, prima di tornare ad essere attanagliato dai soliti dubbi legati ai tassi. Dopo quattro giornate su cinque con il segno più la piazza di Zurigo ha messo comunque a segno una performance settimanale del +1,1%.

Il fatto che il pur sempre importante indice tedesco Ifo sia sceso in agosto ai minimi da ottobre 2022 ha lasciato praticamente indifferenti gli investitori. Troppo intensa era infatti l'attesa di conoscere gli ultimi orientamenti della politica monetaria americana.

Nel suo intervento al simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole, nello stato americano dello Wyoming, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito che l'istituto è pronto ad alzare ulteriormente i tassi, visto che l'inflazione rimane a suo avviso troppo alta. Il 70enne ha comunque promesso "cautela" nel valutare se procedere a ulteriori strette monetarie. A mercati europei ormai chiusi prenderà poi la parola anche la presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde.

Sul fronte interno qualche realizzo di guadagno ha interessato UBS (-1,46% a 21,63 franchi), che ieri ha superato per la prima volta da otto anni il corso di 22 franchi, in attesa di conoscere - la settimana prossima - i risultati semestrali e le indicazioni strategiche, dopo l'acquisizione di Credit Suisse. Poco ispirata, nello stesso comparto finanziario, si è rivelata anche Swiss Life (-0,99% a 537,40 franchi), mentre si è difesa meglio Swiss Re (+0,12% a 84,60 franchi).

Sorvegliata speciale era Richemont (-0,81% a 123,00 franchi), dopo che Rolex ha rilevato la catena di gioiellerie Bucherer, un passo che nel ramo del lusso viene giudicato assai significativo. In modo non perfettamente unitario si sono mossi i valori maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,34% a 32,91 franchi), Holcim (-0,10% a 57,52 franchi), Sika (-0,50% a 239,70 franchi) e Geberit (-0,36% a 443,20 franchi).

In ambito farmaceutico va segnalato il via libera negli Usa a un biosimilare di Sandoz, entità in procinto di essere scorporata da Novartis (-0,16% a 89,72 franchi). Poco dinamismo è stato mostrato anche da Roche (-0,37% a 259,20 franchi), mentre ha dato maggiori soddisfazioni il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,51% a 106,24 franchi).

Nel mercato allargato grande attenzione è stata rivolta a DocMorris (+1,46% a 65,95): non è passato inosservato che Jefferies ha nettamente aumentato l'obiettivo di corso, confermando la raccomandazione all'acquisto.