ZURIGO (awp/ats) - Dopo un inizio titubante la Borsa svizzera ha chiuso le contrattazioni in territorio positivo. L'indice dei titoli guida SMI guadagna lo 0,43% a 10'922,01 punti.

A livello internazionale, i prezzi alla produzione in Cina hanno segnato a giugno una contrazione annua a -5,4%, peggio del -4,6% di maggio e del -5% atteso dagli analisti: si tratta, in base ai dati dell'Ufficio nazionale di statistica, della nona frenata mensile di fila e della più ampia da dicembre 2015 a causa dell'indebolimento della domanda e della moderazione dei prezzi delle materie prime.

Per quel che riguarda un Paese più vicino ai nostri confini, nel secondo trimestre i giudizi delle imprese italiane sulla situazione economica generale restano complessivamente sfavorevoli. L'indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d'Italia registra "un generale deterioramento delle valutazioni nell'industria in senso stretto, a fronte di una tenuta nei servizi e di un lieve miglioramento nelle costruzioni". Si sono indebolite le attese sulla domanda, anche estera, nei prossimi mesi.

A dare un buon sostegno al mercato elvetico ci hanno pensato i titoli di peso, in particolare Novartis (+1,02% a 85,78 franchi) e Nestlé (+0,88% a 105,58), mentre più contenuto è risultato il guadagno di Roche (+0,02% a 265,25).

Bene anche il bancario UBS, con un incremento dello 0,25% a 17,71 franchi, mentre sono risultati in calo gli assicurativi: Swiss Life ha lasciato sul terreno lo 0,39% a 514,20, Swiss Re lo 0,27% a 88,60 e Zurich lo 0,12% a 410.

Decisamente pimpanti sono poi stati Holcim, miglior titolo di giornata con un +1,38% a 57,18 franchi, e Alcon, in salita dell'1,25% a 72,62. Maglia nera è invece Swisscom, in calo dell'1,09% a 545,20.