ZURIGO (awp/ats) - Chiude in rosso l'ultima giornata della settimana per la Borsa svizzera. Al termine delle contrattazioni l'indice dei titoli guida SMI perde lo 0,63% a 11'014,76 punti.

La giornata è stata costellata da notizie congiunturali. La Banca centrale del Giappone (BoJ) ha ad esempio mantenuto la politica monetaria ultra espansiva invariata, rispettando le previsioni della vigilia, a fronte dell'incertezza ancora esistente sull'andamento dell'inflazione.

L'indice Hcob Pmi Flash della produzione composita dell'eurozona si è dal canto suo attestato a settembre a 47,1, risalendo marginalmente da 46,7 di agosto. L'indice dei servizi è arrivato invece a 48,4, rispetto a 47,9 di agosto. È proseguita la contrazione della manifattura con l'indice Pmi che è scesa a 43,4, rispetto a 43,5 di agosto.

In Italia sono stati aggiornati i conti economici nazionali rispetto alle stime di aprile. L'istituto di statistica (Istat) ha confermato il tasso di crescita del Pil nel 2022, pari al 3,7%, e ha rivisto al rialzo di 1,3 punti percentuali la crescita 2021 che sale all'8,3%.

Tutti negativi sono risultati di difensivi di peso: Nestlé ha perso lo 0,95% a 106,90 franchi, Novartis lo 0,83% a 91,94 e Roche lo 0,66% a 249,40. Male anche il bancario UBS, in discesa dello 0,82% a 23,10.

Stesso discorso per gli assicurativi: Swiss Re ha ceduto lo 0,93% a 94,14 franchi, Zurich lo 0,79% a 426,90 e Swiss Life lo 0,10% a 573,40. La maglia nera di giornata va ad Holcim (-1,83% a 58,04), mentre il titolo più pimpante è risultato Richemont, in crescita dell'1,61% a 117,05.