Uno sguardo alla giornata futura dei mercati europei e globali da parte di Kevin Buckland:

Tutti gli occhi sono puntati sui tassi di interesse per iniziare la settimana, sia in Europa che negli Stati Uniti.

Chris Weston, responsabile della ricerca presso l'australiana Pepperstone, ha definito il rapporto sui salari statunitensi di venerdì un "nirvana" di forte creazione di posti di lavoro e di crescita salariale più debole, e continua a colorare tutto.

Il dollaro rimane in cima alla classifica, in considerazione del fatto che un probabile "salto" da parte della Fed la prossima settimana non fa altro che consolidare un rialzo a luglio, e qualsiasi idea di taglio dei tassi quest'anno viene eliminata dal tavolo.

Le azioni asiatiche stanno portando avanti il rally globale, preparando l'Europa a fare lo stesso.

Il discorso della Fed, che è stato un grande motore dei mercati nelle ultime settimane, diventerà silenzioso nei prossimi giorni, con i funzionari in un periodo di blackout.

Non è così per la BCE, il cui capo Christine Lagarde terrà oggi un discorso introduttivo in un'audizione davanti alla Commissione per gli Affari Economici e Monetari.

C'è stato un leggero calo delle aspettative per un ulteriore inasprimento dopo che i dati della scorsa settimana hanno mostrato un raffreddamento dell'IPC dell'area euro superiore alle previsioni degli analisti.

Lagarde ha detto quel giorno che c'è ancora "terreno da percorrere" nel ciclo di inasprimento.

I commenti più recenti di un funzionario della BCE sono però più orientati al ribasso: il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha affermato che il calo dei costi energetici dovrebbe contribuire a raffreddare l'inflazione.

Per oggi, l'Arabia Saudita sta facendo la sua parte per tenere il greggio lontano dai minimi della fine del 2021 delle ultime settimane, impegnandosi a tagliare la produzione di un ulteriore milione di barili al giorno, oltre all'impegno concordato dall'OPEC+ di limitare la produzione che ha visto il Brent tornare appena sotto i 79 dollari.

Altrove, la lira turca ha continuato la sua forte discesa dalla rielezione del Presidente Tayyip Erodogan, nonostante la nomina nel fine settimana dello stimato Mehmet Simsek a Ministro delle Finanze, in un segnale che il Paese si sta allontanando dai tagli dei tassi di interesse non ortodossi di fronte all'alta inflazione.

La lira si è indebolita di oltre l'1% a 21,12 per dollaro nelle scarse contrattazioni asiatiche, avvicinandosi al minimo storico di 21,80 segnato la scorsa settimana.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

Dati commerciali della Germania

Svizzera CPI

PMI di Spagna, Italia, Francia, Germania, area euro, Regno Unito

PPI dell'area euro

PMI USA, ordini di fabbrica e di beni durevoli