(Alliance News) - L'indice Mib procede al rialzo per la quinta sessione consecutiva venerdì, scambiando intorno ai massimi di oltre un anno e mezzo oltre area 28.200 e sovra-performando le altre piazze finanziarie europee.

Fra i dati macro di giornata, prima del dato sull'inflazione preferito dalla Fed nel pomeriggio - il PCE Core - il tasso di inflazione annuale dell'eurozona ha rallentato a un ritmo più veloce del previsto a giugno, secondo la stima dell'Eurostat resa nota venerdì. Il tasso annuo di inflazione dell'area della moneta unica ha rallentato al 5,5% a giugno dal 6,1% di maggio. Era previsto un rallentamento al 5,6%, secondo il consenso citato da FXStreet, calando quindi oltre le stime.

Tuttavia, l'inflazione core, che esclude elementi come cibo, energia, alcol e tabacco, è accelerata, col tasso annuo di inflazione core lievemente salito al 5,4% a giugno dal 5,3% di maggio. Il dato è inferiore alle stime di mercato del 5,5%.

Così, il FTSE Mib segna un rialzo dell'1,1% a 28.226,95 con put/call ratio a 1,3.

In Europa, il FTSE 100 di Londra avanza dello 0,6%, mentre il CAC 40 di Parigi è su dello 0,9% così come il DAX 40 di Francoforte.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è su dello 0,6% a 42.654,41, lo Small-Cap è in verde dello 0,4% a 26.935,16, mentre l'Italia Growth è in rosso dello 0,1% a 9.063,64.

Sull'indice principale di Piazza Affari, fa da driver il comparto petrolifero, con i segnali di restringimento dell'offerta globale che hanno superato le preoccupazioni sulla domanda. I dati ufficiali hanno mostrato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 9,6 milioni di barili la scorsa settimana, superando le aspettative del mercato di un prelievo di 1,8 milioni di barili. Ciò avviene mentre i piani dell'Arabia Saudita per ridurre la produzione di un ulteriore milione di barili al giorno partiranno a breve, integrando il precedente accordo OPEC+ per limitare l'offerta fino al 2024.

Tenaris, così avanza del 2,1% a EUR13,63, cercando la sua sesta seduta sul lato rialzista.

Eni avanza invece dell'1,9%, con nuovo prezzo a EUR13,12 per azione. Sul titolo si menziona che Goldman Sachs ha visto al ribasso al target price a EUR17,00 da EUR18,00.

ERG - migliore del listino in rialzo del 2,9% - ha firmato giovedì, attraverso la propria controllata ERG Power Generation Spa, un accordo con Achernar Assets AG, holding di investimenti Svizzera, per la cessione dell'intero capitale di ERG Power Srl, proprietaria della centrale cogenerativa Combined Cycle Gas Turbine a basso impatto ambientale e ad alta efficienza, alimentata a gas naturale, di Priolo Gargallo (Siracusa).

Avanza bene anche CNH Industrial - su dell'1,0% - che ha comunicato di aver acquistato 1,3 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 20 e il 27 giugno. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR12,90 circa, per un controvalore complessivo di EUR17,9 milioni.

Fra i pochi ribassisti, stretta minoranza del listino, Moncler sta facendo un passo indietro dello 0,3% a EUR62,66. In settimana Goldman Sachs ha tagliato il prezzo obbiettivo a EUR71,10 da EUR72,00.

FinecoBank cede invece lo 0,2%, con il titolo ancora lievemente in attivo sul time frame settimanale.

Sul segmento cadetto, Webuild confermala forza mostrata sin dal suono della campanella avanzando con il 2,3% a EUR1,7250, con la società che prosegue nel suo programma di buyback.

Fa ancora meglio Maire Tecnimont, che raccoglie il 2,5% e portando il settimanale su un attivo del 6,4%.

Buoni acquisti anche su Mondadori Editore, che avanza con l'1,9% a EUR2,03 per azione. Il consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore Spa giovedì ha esaminato e definito - alla luce dell'evoluzione più favorevole rispetto alle stime pregresse relativamente sia al business sia ai prezzi dei principali fattori produttivi - la revisione al rialzo degli obiettivi dell'esercizio 2023.

Nel dettaglio, la società ha confermato la crescita single-digit dei ricavi, l'Ebitda adjusted è previsto in incremento high single-digit/low double-digit rispetto alla precedente stima single-digit, con una marginalità attesa compresa tra il 16% e il 17% dal precedente 15% e si prevede una crescita del 20% circa del risultato netto, stima raddoppiata rispetto alla precedente, in virtù sia del miglioramento operativo sia degli effetti della cessione della partecipazione ne Il Giornale.

Fra i pochi ribassisti, la coda è per Caltagirone, che segna un meno 2,3%. Il titolo dall'inizio dell'anno mostra un attivo di quasi il 25%.

Sul segmento SmallCap, Triboo sta cedendo il 4,4% a EUR0,9220, dopo le due precedenti sedute rialziste.

Giglio Group arretra invece del 4,1% a EUR0,7100, in posizione per la terza seduta da concludere fra i ribassisti.

Borgosesia avanza invece con l'1,1%, dopo avere comunicato venerdì di aver concluso l'acquisto per EUR17,5 milioni della Hybrid Tower Mestre, grattacielo sorto sulle aree del vecchio deposito dell'azienda di trasporto pubblico ACTV.

Restart avanza invece del 4,8%, invertendo il trend ribassista durato cinque sedute.

Netweek avanza con l'1,7% a EUR0,36, facendo seguito al rialzo in doppia cifra della vigilia e che di recente ha proceduto con un'operazione di raggruppamento azionario.

Retrovie anche per Olidata, che segna un meno 0,6%. La società ha comunicato mercoledì che si sono dimessi i membri del consiglio d'amministrazinoe a seguito del change of control avvenuto con l'ingresso della famiglia Rufini.

Fra le PMI, GM Leather avanza con il 6,1%, posizionandosi per la 13sima seduta da concluder in saldo attivo.

ISCC Fintech avanza del 2,2% a EUR3,78 per azione, posizionando il muso verso la settima seduta da concludere in rialzo.

Farmacosmo cede invece il 5,9%. Sul titolo si registra un alto volume di scambi, pari a oltre 241.000 rispetto a una media giornaliera a tre mesi di pco meno di 87.000.

High Quality Foood cede invece il 2,9%, posizionandosi per la terza seduta da concludere in rosso.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in verde dello 0,8%, il Nasdaq in perfetta parità, mentre l'S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0844 contro USD1,0883 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2625 da USD1,2611 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD74,86 al barile contro USD73,78 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.904,03 l'oncia da USD1.918,85 l'oncia di mercoledì sera.

Nel calendario economico di venerdì, oltreoceano, alle 1430 CEST, arrivano i dati sul reddito personale, quelli sulle spese personali e l'indice PCE dagli Stati Uniti.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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