(Alliance News) - Lunedì i principali indici europei hanno aperto vicini alla parità, all'inizio di una settimana piena di eventi potenzialmente in grado di muovere il mercato, compresi i prossimi incontri sulle politiche delle banche centrali da parte della Federal Reserve e della Banca d'Inghilterra.

A Piazza Affari, recuperano i titoli oil, mentre i futures del greggio Brent sono aumentati per la quarta sessione avvicinandosi a USD84 al barile lunedì, il livello più alto in quasi tre mesi, spinti dall'escalation del conflitto in Medio Oriente del fine settimana.

Il FTSE Mib è in parità a 30.379,33, il Mid-Cap è in rosso frazionale a 45.481,29 come lo Small-Cap a 27.837,97 mentre l'Italia Growth sale dello 0,1% a 8.305,13.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sale dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi è in rosso frazionale mentre il DAX 40 di Francoforte cede lo 0,3%.

A Piazza Affari, sul Mib, bene i titoli petroliferi con Saipem che sale del 2,3%, Eni dell'1,7% e Tenaris in verde dello 0,9%

Bene anche Iveco Group e UniCredit, in rialzo dell'1,1% e dello 0,9%.

Poste Italiane - in rosso dello 0,4% - ha fatto sapere giovedì di aver approvato il progetto di fusione per incorporazione di Address Software Srl, il cui capitale sociale è interamente e direttamente detenuto dalla stessa Poste Italiane.

"L'operazione è finalizzata a standardizzare, evolvere ed ingegnerizzare i processi di funzionamento delle piattaforme tecnologiche di gruppo oltre che ad efficientare e razionalizzare la struttura operativa; ciò anche allo scopo di conseguire una riduzione dei costi caratteristici di ogni struttura societaria nonché di realizzare il conseguente miglioramento dei risultati economici di gruppo", ha spiegato la società in una nota.

Hera - in rosso dell'1,1% - ha fatto sapere giovedì che la controllata Herambiente Servizi Industriali ha stipulato un accordo vincolante per l'acquisto del 70% della piacentina TRS Ecology, alla quale è stato conferito il ramo d'azienda afferente alla piattaforma polifunzionale per il trattamento di rifiuti speciali situata a Caorso (PC) di TRS Ecologi

Male anche STMicroelectronics - in rosso dello 0,7% -, che ha fatto sapere giovedì di aver realizzato, nel quarto trimestre dell'anno, ricavi per USD4,28 miliardi in calo del 3,2% da USD4,42 miliardi dello stesso periodo del 2022. L'utile lordo ammonta a USD1,95 miliardi in diminuzione del 7,3% da USD2,10 miliardi nel quarto trimestre 2022.

Snam invece cede l'1,2% dopo aver approvato il piano strategico 2023-2027. La company punta a raggiungere un aumento dell'Ebitda adjusted del 7,4% medio annuo, da circa il 7% del precedente piano. Inoltre, prevede un utile netto adjusted con crescita di circa il 4% medio annuo, rispetto al 3% del piano precedente, "nonostante tassi di interesse più onerosi", si legge nella nota diffusa.

Sul Mid-Cap, Salvatore Ferragamo - su del 7,6% - ha fatto sapere giovedì che i ricavi preliminari per il 2023 si attestano a EUR1,16 miliardi da EUR1,25 miliardi nell'anno precedente e perciò in calo del 7,6%. Il canale distributivo retail al 31 dicembre riporta vendite nette in calo dell'11% rispetto al 2022 e quello wholesale in flessione del 12% sull'anno precedente.

De' Longhi - sul fondo con un calo del 4,4% - ha comunicato di aver riportato ricavi preliminari nel primi dodici mesi 2023 pari a EUR3,1 miliardi, in lieve flessione del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per quanto riguarda il quarto trimestre, i ricavi preliminari si attestano a EUR1,02 miliardi, in crescita del 4,6% sullo stesso periodo dell'anno prima.

Sullo Small-Cap, Italian Exhibition Group cede lo 0,5% dopo aver chiuso in rialzo del 7,9% dopo l'approvazione, giovedì, del Piano strategico 2023-2028 che prevede, per il 2028, ricavi per EUR323 milioni, un Ebitda adjusted di EUR90 milioni e un Posizione finanziaria netta di EUR3,0 milioni. Nell'intero arco di piano, IEG prevede un piano di investimenti da EUR172 milioni e dividendi tra EUR16 ed EUR21 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Aeffe - su dell'1,4% - giovedì ha approvato i dati preliminari relativi al fatturato dell'esercizio 2023, chiuso con ricavi consolidati pari a EUR319 milioni, rispetto a EUR352 milioni del 2022, con un decremento del 9,0% a cambi costanti e del 9,5% a cambi correnti.

Fra le PMI, il titolo di ESI apre su del 20% e viene bloccato. Venerdì ha annunciato la firma di un accordo quadro con un primario investitore istituzionale.

L'accordo riguarda l'ammodernamento tecnologico di impianti fotovoltaici situati in Italia, con una potenza complessiva di 60 MWp. L'importo della commessa, pari a circa Euro 23,40 milioni, sarà di competenza del biennio 2024-2025.

Xenia Hotellerie Solution non fa ancora prezzo. La società ha fatto sapere domenica di aver potenziato la partnership con la Piccola Casa della Divina Provvidenza–Cottolengo di Torino. Tale partnership è orientata allo sviluppo delle attività ESG di Xenia. Le società hanno riconfermato il progetto Welcome Aid finalizzato a sostenere le attività di assistenza ai non abbienti e disabili e hanno avviato i confronti per un nuovo progetto di collaborazione per la valorizzazione di alcuni immobili della Piccola Casa della Divina Provvidenza-Cottolengo destinabili ad attività ricettive per il turismo accessibile.

ICF Group cede lo 0,9% dopo aver fatto sapere venerdì di aver visionato i dati preliminari relativi al 2023, in cui i ricavi si sono attestati a circa EUR80 milioni, in contrazione rispetto a EUR88 milioni del 2022.

L'Ebitda adjusted del periodo è stimato essere pari a EUR8,8 milioni, in aumento da EUR7,8 milioni nell'anno 2022.

Simone non è ancora interessato da scambi. La società ha comunicato venerdì che il Global Coordinator Integrae SIM Spa ha esercitato integralmente l'opzione Greenshoe concessa dalla controllante Giunima Srl per complessive 75.000 azioni ordinarie.

L'Opzione Greenshoe è stata esercitata al prezzo di EUR2 per azione, pari allo stesso prezzo del collocamento, per un controvalore totale pari a EUR150.000. Il flottante, tenuto conto dell'avvenuto esercizio integrale dell'Opzione Greenshoe, è ora pari al 27,63%, in percentuale sul totale delle azioni ordinarie, escluse le azioni a voto plurimo.

Marzocchi Pompe - non scambia ancora - ha comunicato giovedì che durante l'esercizio 2023, i ricavi netti consolidati si attestano a EUR49,8 milioni, in aumento del 2,6% rispetto al dato 2022, pari ad EUR48,5 milioni. Il dato rappresenta il massimo storico raggiunto dal gruppo.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in verde dello 0,8% a 36.026,94, l'Hang Seng ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 16.086,00 e lo Shanghai Composite ha terminato in rosso dello 0,9% a 2.883,36.

A New York, il Dow ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 38.109,43 il Nasdaq ha terminato in rosso dello 0,4% a 15.455,36 e l'S&P 500 ha chiuso di poco sotto la parità a 4.890,97.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0839 contro USD1,0862 registrato in chiusura azionaria europea di venerdì, mentre la sterlina vale USD1,2712 da USD1,2716 di venerdì sera.

Il Brent vale USD84,05 al barile contro USD81,96 al barile di venerdì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.032,34 l'oncia da USD2.018,32 l'oncia di venerdì sera.

Nel calendario di lunedì alle 1000 CET è atteso il saldo della bilancia commerciale italiana. Nel pomeriggio, alle 1455 CET si terranno aste di BTF francesi mentre alle 1500 CET dagli USA uscirà l'indice PCE Fed di Dallas.

A Piazza Affari, sono previsti i risultati di Take Off.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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