MILANO (Reuters) - Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio cercano alleati tra i soci privati di Generali a sostegno degli sforzi per cambiare la guida del primo gruppo assicurativo italiano, dopo che nel consiglio informale di martedì la maggioranza dei consiglieri si è espressa a favore di un nuovo mandato per il Ceo Philippe Donnet.

I due imprenditori, da tempo critici nei confronti di Donnet, ritenuto poco aggressivo sul fronte M&A, hanno annunciato lo scorso weekend un patto di consultazione sull'11% del capitale di Generali.

In un documento pubblicato oggi, a seguito della richiesta di Consob di integrazioni, si legge che il patto parasociale è aperto all'ingresso di altri soci e che non si intende in ogni caso acquisire il controllo di fatto o di diritto della compagnia assicurativa, evitando quindi un obbligo di Opa.

Gli occhi sono puntati sugli altri soci privati della compagnia come la famiglia Benetton, che ha circa il 4% di Generali, e la Fondazione Crt, titolare dell'1,4%, che alcune indiscrezioni di stampa danno vicine ai due imprenditori.

Benetton non commenta.

Secondo fonti vicine alla situazione Benetton e Crt non avrebbero ancora preso una decisione in merito.

Il patto di Caltagirone e Del Vecchio prevede che i soci si debbano consultare in vista del voto sul nuovo Cda - e quindi sul prossimo Ceo di Generali - nell'assemblea del prossimo aprile, dopo di che non sarà più efficace.

Donnet gode del sostegno di Alberto Nagel, AD di Mediobanca, primo azionista di Generali con poco meno del 13%.

Del Vecchio e Caltagirone sono importanti azionisti anche di Mediobanca rispettivamente con circa il 19% e il 3%.

Nella riunione informale di consiglieri non esecutivi di martedì, otto membri del Cda su 12 si sono espressi a favore di un nuovo mandato di Donnet. I tre rappresentanti che fanno capo a Caltagirone e Del Vecchio hanno invece votato contro. Un consigliere si è astenuto.

Tra i consiglieri a favore della riconferma di Donnet invece Lorenzo Pellicioli, AD del gruppo De Agostini, azionista con circa l'1,5%.

Il 27 settembre è in agenda una riunione del consiglio in cui si valuterà se avviare la procedura per la presentazione di una lista del board per il suo rinnovo.

A meno di compromessi, a oggi improbabili, Caltagirone e Del Vecchio sono orientati a presentare una propria lista per il consiglio con una proposta alternativa per il ruolo di Ceo.

Sarà quindi l'assemblea di aprile il giudice finale e in quell'occasione sarà chiaro se i due imprenditori saranno stati in grado di convincere un numero sufficiente di soci delle proprie ragioni.

A breve ci si aspetta una decisione di Benetton e Crt, che non hanno rappresentanti in consiglio, a favore di uno dei due schieramenti, ma il vero ago della bilancia sarà rappresentato dal mercato, ossia dagli investitori istituzionali che hanno il 40% del primo gruppo assicurativo italiano.

All'ultima assemblea dello scorso aprile erano presenti con il 24% del capitale.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, Sabina Suzzi)