MILANO (MF-DJ)--Il 2020 ha visto andare in fumo 12 miliardi di business. La stagione invernale 2020-2021 aggiungerà un passivo, indotto compreso, di altri 11 miliardi. L'imminente weekend di Pasqua non sarà di quelli da ricordare per il turismo. E l'estate? Si naviga e si vola a vista, considerato che i vaccini, almeno in Italia, arrivano con il contagocce. Inoltre non si conoscono ancora le mosse del governo su gestione della pandemia e libertà di spostamento. Così le associazioni di categorie (AIDiT Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi, Fiavet e Federazione Turismo Organizzato Confcommercio) sono tornate alla carica con il neo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Perché il 40% delle imprese non ha ancora ottenuto il pagamento integrale dei primi ristori previsti dal decreto del 12 agosto scorso ed è tuttora pendente l'invio della richiesta d'autorizzazione alla Commissione Ue per recepire l'innalzamento della soglia del temporary framework e per i pagamenti dei contributi superiori a 800mila euro. Il comparto del turismo, che pesa per il 12% del pil, è in crisi conclamata e la fine del tunnel appare lontana. Ma per l'estate - sostiene Gabriele Burgio, numero 1 operativo di Alpitour, qualche barlume di speranza per il mercato domestico c'è.

Domanda. Presidente Burgio la situazione è davvero così grave?

Risposta. Le rispondo guardando alla gran quantità di hotel chiusi: una condizione drammatica. Del resto, se non si può uscire da regioni e comuni, che senso ha tenerli aperti? Sì, in definitiva, stiamo vivendo una condizione difficile. Perché non c'è visibilità.

D. Tra l'altro anche la stagione invernale presenta un saldo negativo per 11 miliardi...

R. Sì, perché non è mai iniziata. Le dimensioni della perdita sono gigantesche. Ma del resto quando hai settori che perdono il 90% di ricavi a fronte di costi che non calano allo stesso ritmo, si creano queste situazioni che originano buchi di bilancio rilevanti.

D. C'erano speranza per la Pasqua che poteva dare segnali. Invece?

R. Era attesa la ripartenza, è vero. Ma non ce la si farà. C'è un clima di scarsa chiarezza dovuta al fatto che non conosciamo il virus, l'arrivo dei vaccini procede a rilento e anche le varianti sono un'incognita. Non trascuriamo poi la difficoltà di gestire un paese con mille regole. Anche noi che vendiamo viaggi non possiamo dare certezze sulle rotte.

D. Ci si dovrà aggrappare alla sola stagione estiva?

R. Non è facile dare una risposta in questo momento. Bisogna attendere che il vaccino sia diffuso. Nei paesi dove la vaccinazione è stata diffusa stanno arrivando risultati incoraggianti.

D. In che senso?

R. Ci sono segnali importanti che arrivano da Inghilterra e Scozia. La nostra filiale spagnola ha registrato un deciso incremento delle richiesta da parte della clientela anglosassone che dal 19 giugno potrà muoversi. Le compagnie aeree si sono rimesse in pista.

D. E il mercato italiano?

R. Se saremo fortuna potremmo ripetere i risultati della stagione 2020, partita però non a inizio giugno come si credeva ma a fine giugno. Senza considera la sorpresa negativa della Sardegna (il boom di casi d'infezione da Covid-19, ndr) che tagliò le gambe al settore facendo sfumare un mese e mezzo di prenotazioni.

D. Quindi sarà dura anche quest'anno?

R. Sarà un'estate last minute. Speriamo di replicare i risultati dello scorso anno. Anche perché gli inglesi paiono orientati a mete quali Spagna e Grecia. I turisti americani, fascia alto-spendente, restano un punto interrogativo. Se, come pare, a fine maggio saranno terminate le vaccinazioni, immagino che avranno voglia di tornare in Italia.

D. Mete particolarmente ambite?

R. Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna attrarranno la parte preponderante del business. Sono destinazioni professionalizzate anche per gli stranieri.

D. E voi?

R. La nostra compagnia aerea Neos viaggia con voli-merci - ci siamo adattati, ampliando le rotte - e continua a volare sulle Canarie per turismo, oltre su Nanchino (Cina). All'estero registriamo risultati positivi da Zanzibar, meta scoperta dal turismo russo e polacco, e Maldive. Abbiamo ricevuto un finanziamento da 225 milioni con garanzia Sace. Il momento è complesso, ma stiamo investendo in tecnologia e ricerca&sviluppo. Ora guardiamo con attenzione a opzioni nel settore alberghiero, finito nel mirino di tanti capitali esteri.

fch

(END) Dow Jones Newswires

March 08, 2021 03:09 ET (08:09 GMT)