Nell'ultima sessione della settimana è debole anche l'apertura sulle altre piazze europee con i futures su Wall Street sostanzialmente stabili dopo i nuovi massimi storici toccati ieri dagli indici della borsa statunitense.

Con un agenda scarica di dati macro gli investitori si concentrano sui pochi spunti a livello corporate.

Intorno alle 9,45 il Ftse Mib è in marginale calo dello 0,08%

Tra i singoli titoli Webuild scivola fino a oltre l'8% appesantita dalla cessione da parte di UniCredit di un pacchetto di titoli pari a circa il 4,99% del capitale del gruppo di costruzioni attraverso un'operazione di 'Accelerated book building', a 2,2 euro per azione, secondo quanto confermato da una fonte e alcuni trader.

Enel da poco mossa a in leggero calo dopo che i risultati sul 2023 diffusi ieri a mercati chiusi dal gruppo elettrico non hanno offerto alcuna sorpresa.

Positive il resto delle utility, mentre sono deboli le banche, con Mps tra le più penalizzate a -2%. BPER in leggero calo dello 0,5% non reagisce alla decisione dell'azionista di maggioranza, il gruppo Unipol, di indicare Gianni Franco Papa, già nel board dell'istituto, quale candidato a nuovo AD in un ricambio al vertice ampiamente atteso dal mercato.

Tenta il rimbalzo Tim, titolo molto volatile, in rialzo dell'1,3% dopo la chiusura in calo del 4% ieri.

Juventus in recupero del 4,2% dopo che ieri si è chiuso il periodo di negoziazione dei diritti dell'aumento di capitale che potranno essere esercitati fino a mercoledì prossimo.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)