In uno scenario generale di tassi elevati per un periodo di tempo prolungato, gli investitori valutano oggi in chiave di politica monetaria gli ultimi dati Pmi europei che evidenziano la debolezza delle prime due economie della zona euro, offrendo un nuovo pretesto per un allentamento della stretta della Bce.

La Francia ha visto una decisa contrazione, oltre le attese, dei tre indici Pmi, mentre in Germania spicca in particolare il terzo mese consecutivo di contrazione del settore manifatturiero.

Intorno alle 12,15 l'indice Ftse Mib cede lo 0,29%. Volumi sotto il miliardo di euro.

Titoli in evidenza oggi:

ITALGAS stabile al ribasso a -1,5%, risentendo della pressione sul titolo esercitato dal bond convertibilecollocato da Snam in azioni della partecipata. Il titolo si allinea al prezzo del placement di 5 euro di azioni Italgas effettuato dallo stesso consorzio di collocamento del bond per le operazioni di hedging dei sottoscrittori delle obbligazioni. Il bond convertibile vale un sottostante di circa il 10,3% del capitale di Italgas.

SNAM cede circa un punto percentuale, così come A2A.

Migliore l'impostazione dei petroliferi con ENI che avanza dello 0,9% mentre SARAS balza di oltre il 4% sui prezzi del greggio in aumento dopo l'annuncio di ieri sul blocco delle esportazioni russe di diesel e benzina.

In calo automotive e industriali con PIRELLI a -1,6%, PRYSMIAN -1,5% e IVECO -1,2%.

STELLANTIS limita la perdita a -0,3% con l'avvicinarsi della scadenza di un possibile accordo con i sindacati negli Stati Uniti, prima che l'attuale sciopero coordinato si estenda ad altri stabilimenti.

Fiacca anche TELECOM ITALIA (-0,6%) in attesa degli sviluppi sul dossier della rete. Oltre allo scioglimento del nodo sulla necessità o meno di sottoporre l'operazione all'approvazione dell'assemblea, la questione principale rimane sempre la posizione di Vivendi, punto su cui potrebbero emergere chiarimenti dopo l'incontro tra il primo azionista e il Mef atteso nelle prossime settimane, sottolinea Equita.

Peggiorano i bancari dopo le ultime sedute positive. UNICREDIT passa in negativo e cede lo 0,8%

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)