A offrire vivacità sul listino milanese sono diversi spunti, soprattutto sul settore bancario dopo la rottura delle trattative tra UniCredit e Mps.

Sul mercato italiano gli investitori registrano anche il pronunciamento, venerdì sera, di S&P Global sul rating sovrano con il miglioramento dell'outlook a 'positivo' da 'stabile, e la conferma del rating a 'BBB'.

A Wall Street i futures sugli indici azionari segnalano un'apertura in leggero rialzo.

Intorno alle 13,30 l'indice FTSE Mib segna un rialzo dello 0,7%.

Tra i titoli in evidenza:

Tra i bancari Banco Bpm balza del 2,8% dopo che l'interruzione delle trattative tra il Tesoro e UniCredit per Mps rimescola gli scenari sull'M&A bancario, con il mercato che torna a scommettere su Banco Bpm quale potenziale target di UniCredit.

Dopo un calo iniziale, UniCredit recupera terreno e sale dello 0,3% con trader e analisti che apprezzano l'atteggiamento di forza e la disciplina nell'affrontare l'M&A mostrata dal numero uno dell'istituto, Andrea Orcel.

Mps, volatile, recupera dal tonfo dei primi scambi e limita il calo allo 0,7%. Secondo una fonte vicina al dossier il ministero dell'Economia punta a ricapitalizzare l'istituto senese con una operazione di mercato, senza quindi nuovi aiuti di stato che farebbero scattare il burden sharing.

In cima al FTSE Mib Exor balza del 6,3% spinta dalle indiscrezioni che ipotizzano una riapertura delle trattative con la francese Covéa per la vendita di PartnerRE.

Bene i petroliferi con Saipem e Eni in rialzo di circa l'1,%.

Ritracciano le utility recentemente protagoniste di decisi rialzi. A2A perde l'1,4%, Hera e Enel lo 0,8% circa.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)