Un segnale in questa direzione è arrivato nella notte con la banca centrale australiana che ha alzato i tassi di soli 25 punti base, mentre il francese Francois Villeroy de Galhau afferma in un'intervista che la Bce alzerà ancora i tassi, ma muovendosi "ordinatamente", con il ritmo dei rialzi che potrebbe rallentare l'anno prossimo.

Il clima positivo, confermato dalla solida partenza di Wall Street, alimenta le ricoperture in un contesto di ipervenduto, segnalano i trader che tuttavia indicano cautela sul proseguimento del recupero.

Intorno alle 16,30, il FTSE Mib guadagna il 2,9% con volumi attorno a 1,2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Sugli scudi il comparto del lusso, che beneficia del sentiment positivo generale del mercato, con Moncler che cresce del 6,5%, Brunello Cucinelli del 4,6% e Salvatore Ferragamo del 4,4%.

Nel tech brilla Stm a +5%, nel quadro di una giornata positiva a livello europeo per i produttori di chip dopo il via libera dell'Europarlamento all'introduzione di un unico caricatore per telefoni cellulari, tablet e fotocamere entro il 2024.

Le banche godono dell'andamento positivo dell'obbligazionario e del calo dello spread e dello scemare delle preoccupazioni per Credit Suisse. L'indice del settore è in crescita del 3,4% con Bper, Unicredit in linea con l'indice, mentre poco più indietro Banco Bpm sale del 2,3%.

Si accoda al trend Banca Generali, in rialzo del 3% dopo avere chiuso ieri in negativo per prese di profitto.

Continua il calo di Mps, che cede il 2,8%, in una giornata volatile in vista del prossimo aumento di capitale. Ieri la banca senese ha dichiarato che gli impegni previsti con la Commissione Ue sono coerenti con il piano industriale 2022-2026, e che l'implementazione del piano è in linea con le tempistiche attese, me il mercato al momento rimane concentrato sui lavori in vista dal varo della ricapitalizzazione da 2,5 miliardi e sulla ricerca di investitori.

Anima, in trattative con Mps per una revisione dell'accordo commerciale e per una possibile partecipazione all'aumento di capitale, sale del 3,9%.

Toniche le azioni A di Mfe (+2,5%) dopo lo stop da parte di Rtl, del gruppo Bertelsmann, del piano di vendita della partecipazione di controllo nell'emittente francese M6 a cui Mfe era interessata insieme a un partner industriale francese.. Ma i titoli categoria B cedono l'1,7%.

Secondo una nota di Akros, l'operazione avrebbe comportato rischi di esecuzione "non banali" per Mfe, che potrebbe ora guardare alla britannica Channel 4 nel caso in cui venga davvero privatizzata, o focalizzarsi sulla sua consociata tedesca ProSiebenSat. In un report sui broadcaster europei Citi vede i risultati del terzo trimestre come un 'catalizzatore positivo" per il titolo ex Mediaset.

Rialzi diffusi anche tra gli industriali come Interpump (+5,3) e Prysmian (+5%) e titoli del settore ingegneristico come Saipem (+4,7%) e Maire Tecnimont (+7,3%).

Atlantia rimane piatta dopo l'approvazione da parte di Consob del documento di offerta relativo all'Opa volontaria totalitaria promossa dalla holding della famiglia Benetton, Edizione, insieme a Blackstone, attraverso Schema Alfa.

Tra i minori vola Tiscali che balza di oltre il 10%, proseguendo la forte prestazione di ieri.

(Alvise Armellini e Andra Mandalà, editing Gianluca Semeraro)