Un trader cita anche prese di profitto alla vigilia della chiusura di Wall Street domani per la festività del "Thanksgiving".

Intorno alle 10,00 il FTSE Mib arretra dello 0,22%.

Tra i titoli in evidenza:

Pioggia di vendite su A2A dopo l'aggiornamento al piano 2030 che prevede un approccio più prudente, con un taglio di 2 miliardi agli investimenti, che scendono a 16 miliardi a fine piano, e senza alcun riferimento alle stime per il 2023 e alla politica dei dividendi. Il titolo cede il 3,3% in attesa della presentazione del piano agli analisti nella tarda mattina. Un trader parla di reazione un po' emotiva sulle azioni.

In netto calo anche Enel (-2%), titolo che pesa sull'indice, all'indomani della presentazione del piano al 2025, nonostante i giudizi positivi dei broker. "Apprezziamo il piano di riposizionamento strategico che punta a fare emergere la struttura del gruppo sui business e sulle aree geografiche core, piuttosto che diretto solo a migliorare la posizione finanziaria netta", scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo.

A pesare sul comparto delle utility che oggi penalizza anche Hera (-1,45), Iren (-0,13%) e Acea (-0,8%) sono anche le attese per l'innalzamento della tassa sugli extra profitti dal 25% al 35% previsto in finanziaria. Secondo alcuni calcoli di Equita, "dalla tassazione il settore utility aveva visto impatti fra i 30 e i 70 milioni a seconda delle società, che verrebbero quindi incrementati del 40%. Si tratta di una notizia negativa per il segmento".

Deboli le banche. Le big Unicredit e Intesa Sanpaolo cedono intorno allo 0,6%, mentre Banca Monte dei Paschi è in rialzo dello 0,7%.

Fra i petroliferi, svetta Saipem (+4,4%), promossa da SocGen a "Buy" da "Sell" e prezzo obiettivo a 2,08 euro. Bene anche Eni (+1,9%) dopo che Barclays ha riavviato la copertura con "Overweight" e prezzo obiettivo a 17,5 euro.

Infine, fra gli industriali, scivola Pirelli a -1,8%.

(Giancarlo Navach, editing Francesca Piscioneri)