Come per le altre borse europee, i guadagni sono limitati dall'attesa per i dati sull'inflazione Usa in agenda nel primo pomeriggio, che daranno qualche indicazione sulle possibili mosse della Fed sui tassi di interesse.

Secondo il consensus Reuters, è atteso un rallentamento al 3,3% in ottobre dal 3,7% di settembre, mentre l'inflazione 'core' è vista invariata al 4,1%.

I futures sugli indici Usa si muovono in frazionale rialzo.

Intorno alle 12,30 l'indice Ftse Mib avanza dello 0,3% a 29.011 punti, portandosi su livelli che non vedeva dal 20 settembre. Volumi per 910 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Anche oggi gli acquisti si concentrano sul settore bancario dopo una stagione di trimestrali molto positiva con i broker alle prese con le revisioni delle stime in un contesto di tassi elevati che sostiene il margine di interesse degli istituti di credito. L'indice settoriale sale dello 0,9%, mostrandosi più tonico del comparto europeo.

Corre Mps (+4%) che prosegue la corsa di ieri. Dopo le ultime notizie dalla Corte d'Appello di Milano e la fiducia espressa dalla banca sui procedimenti giudiziari rimasti aperti, si riduce il timore legato ai contenziosi legali e quindi la banca diventa più appetibile ai fini di una operazione di M&A, sostiene un trader sottolineando anche che i risultati trimestrali sono stati buoni.

Toniche, anche oggi, Bper (+2,9%) e Banco Bpm (+1%). Pop Sondrio sale del 2,4% dopo che Dbrs Morningstar ha confermato i rating migliorando il trend a 'positivo' da 'stabile'.

Vira in positivo A2A (+2,8%) dopo i conti dei 9 mesi e la revisione al rialzo della guidance sull'Ebitda 2023.

Sempre in scia ai risultati e al miglioramento della guidance segna +2,6% Erg. Poco mosse Eni ed Enel.

Trascurata Tim, debole Tenaris con un ribasso di oltre 1%.

Cnh perde il 2% dopo che Citigroup ha tagliato il target price a 15 da 17 dollari.

(Claudia Cristoferi, editing Andrea Mandalà)