Sul fronte interno, la chiusura della partita sul Quirinale, con la rielezione del presidente Mattarella e la sostanziale conferma dello status quo, rassicura gli investitori.

Secondo Equita "il Mattarella bis è lo scenario più favorevole per i mercati perché fornisce stabilità al governo fino alla fine del mandato naturale del Parlamento (2023). Lascia inoltre aperta la possibilità per Draghi di diventare presidente dopo le elezioni politiche, se Mattarella decidesse di dimettersi prima della fine del mandato".

L'andamento fiacco dei futures sulla borsa Usa contribuiscono però a un ridimensionamento dei guadagni iniziali; intorno alle 12,30 il FTSE Mib sale dello 0,7% circa.

Tra i titoli in evidenza:

Crolla Saipem, sui minimi da oltre due anni con un calo di quasi il 30% dopo il warning sui risultati 2021 che apre la strada a un possibile aumento di capitale. Eni, il maggiore azionista della società di ingegneria per il settore oil, perde il 2% nonostante il greggio abbia superato i 91 dollari al barile.

Banche e finanziari sono i principali beneficiari della ritrovata stabilità politica, grazie anche al calo dello spread Btp/Bund, e salgono più del settore europeo. Brilla tra tutti Poste (+3%), bene anche UniCredit, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Mps.

In luce Telecom(+1,6%), uno dei dossier che potrebbero sbolccarsi dopo lo stallo politico sulla rielezione del presidente della Repubblica.

In recupero il settore del lusso con Moncler +1% e Ferragamo +2,9%.

Bene Stm in i tech europei.

Ritraccia Juventus dopo il balzo inziale.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano, Andrea Mandalà)