Le esportazioni cinesi hanno segnato +3,5% su anno contro previsioni Reuters per un -15,7%. Un dato che evidenza come il gigante asiatico si stia riprendendo dagli effetti del lockdown in maniera più veloce di quanto ipotizzato.

La seduta odierna è comunque influenzata dalla sfilza di trimestrali pubblicate o attese nel corso della giornata e dopo la chiusura.

Sul fronte delle materie prime il Brent ha ripreso quota e si è portato sopra i 31 dollari al barile.

Stabile lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi: la forbice si muove intorno a 248 punti base. Un movimento partito due giorni fa dopo che l'Alta corte tedesca ha dato tre mesi di tempo alla Bce per giustificare gli acquisti nell'ambito del proprio programma Pspp, pena la partecipazione della Bundesbank al programma.

In ordine sparso le banche. Tra le big, Intesa Sanpaolo cede lo 0,3% e Unicredit cala dello 0,7%, dopo le trimestrali pubblicate rispettivamente l'altro ieri e ieri. Debole BPER (-0,23%) dopo l'annuncio ieri sera di una contrazione dell'utile netto di quasi l'80% nel primo trimestre. Per il broker Equita si tratta di un trimestre "sotto le attese per rettifiche da effetto Covid".

Corre, invece, Creval (+3,4%) sulla scia dei risultati del primo trimestre in cui la banca ha più che triplicato l'utile netto. Un broker segnala che "i ricavi core sono leggermente sopra le attese sia lato margine di interesse che commissionale". Piatta Banco Bpm in attesa del trimestre a mercati chiusi, mentre MPS sale dello 0,8% sulla scia del trimestre.

Tiene Mediobanca (+0,89%) con i risultati del trimestre e l'annuncio della sospensione della dividend policy per l'intero esercizio.

Fra le utility, si esaurisce il balzo di Snam (+0,4%) dopo l'annuncio di un utile trimestrale in crescita del 5% e la conferma del piano di investimenti al 2023, mentre è limitato l'impatto dall'emergenza Covid. Decisamente meglio fa Enel che balza del 4% circa. Ieri sera il colosso dell'energia elettrica ha reso noto un primo trimestre con un utile netto ordinario in crescita del 10,5%. Un grosso broker italiano scrive nel daily che "i risultati sono sopra le attese grazie al rilascio degli accantonamenti in Spagna per 350 milioni e la conferma della politica dei dividendi". Secondo Banca Imi, "l'Ebitda ordinario adj è migliorato del 2% anno su anno, mostrando resilienza in un contesto difficile. Confermiamo le nostre stime per il 2020".

Effetto opposto dei risultati su Safilo che, dopo il balzo di ieri, oggi ritraccia e perde l'1,5% sulla scia dei ricavi del primo trimestre scesi dell'11,5% a cambi costanti. Tuttavia, il broker Equita ritiene che "i ricavi siano in linea, con buon trend dei marchi principali. Ottimo contenimento del debito. Cruciali sono le prossime settimane per salvare la stagione estiva".

Al palo l'automotive, con Fca piatta, mentre Pirelli cede l'1,5% dopo la corsa di ieri.

Infine, Isagro continua la corsa anche oggi (+6%) dopo l'accordo per un'offerta vincolante in base alla quale Fmc Corporation acquisirà gli asset di Isagro relativi al Fluindapyr, molecola sviluppata dalle due società, al prezzo di 55 milioni di euro.

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