In una settimana calda per le banche centrali i mercati scontano le ultime decisioni di politica monetaria che confermano la volontà di ridurre gli stimoli straordinari, mentre guardano con timore alla diffusione della variante Omicron.

In questo contesto la settimana si indirizza verso una chiusura con un saldo negativo di circa un punto percentuale dopo il rialzo del 3% di quella precedente.

Intorno alle 16,45 l'indice FTSE Mib è in calo dello 0,9% circa.

Tra i titoli in evidenza:

Continuano le forti vendite su Diasorin (-11%) penalizzata dai target del piano industriale annunciato oggi, inferiori alle attese, nonostante le rassicurazioni del management su risultati che potranno sorprendere positivamente

In calo i bancari che correggono dopo il rally da inizio mese. Sotto i riflettori BPER, in calo dello 0,6% all'indomani della riunione del Fitd che ha respinto la proposta avanzata dall'istituto emiliano per Carige perché la richiesta di una ricapitalizzazione preventiva da un miliardo non è conforme alle norme statutarie del Fondo. L'incertezza sul deal pesa maggiormente su CARIGE che scivola di oltre il 5%.

Nel resto del comparto, Intesa Sanpaolo lascia sul terreno il 2% e Finecobank oltre il 4%. Poco mosse invece UniCredit e Mps, quest'ultima nel giorno del Cda sul piano industriale che sarà sottoposto al Mef prima di avviare le trattative con la Ue per la concessione di una proroga alla dismissione della quota del Tesoro.

Tra tecnologici sotto pressione in Europa e a Wall Street STM perde l'1%, risentendo, secondo Equita Sim, della notizia secondo cui Apple avrebbe iniziato ad assumere ingegneri per un nuovo ufficio nel sud della California per sviluppare chip proprietari.

In ribasso il settore automotive con Stellantis a -2,4%. Stamattina la quarta più grande casa automobilistica del mondo ha annunciato l'avvio di colloqui esclusivi con BNP Paribas, Credit Agricole e Santander con l'obiettivo di riorganizzare e rafforzare le sue attività in Europa di finanziamento attraverso nuove partnership.

Tra gli spunti positivi Telecom Italia sale dell'1% dopo un'accelerazione nel pomeriggio in scia alla notizia del via libera del Cda all'accordo per l'uscita dal board dell'ex AD Luigi Gubitosi, secondo quanto riferito da una fonte. Il nuovo Ceo potrebbe essere nominato nei prossimi giorni mentre non sono attese decisioni dal Cda di oggi sul fronte dell'offerta di acquisizione da parte di Kkr.

Ben intonata Leonardo, che sale di un punto percentuale circa sull'attesa della cessione delle controllate Oto Melara e Wass, grazie anche alla disponibilità del governo nel sostenere il coinvolgimento di FINCANTIERI (-2,5%) nell'acquisto degli asset. "Riteniamo che la cessione di questi due asset sia probabile anche se l'inevitabile intervento del governo italiano potrebbe allungare i tempi e rendere più difficile la massimizzazione del cash-in", commenta Equita Sim.

Poste Italiane azzera gli iniziali rialzi registrati grazie al nuovo accordo sul risparmio postale siglato ieri con Cdp.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Claudia Cristoferi)