Il dollaro canadese ha subito poche variazioni rispetto alla controparte statunitense giovedì, mentre ha perso terreno rispetto alla maggior parte delle altre valute del G10, mentre gli investitori attendevano il rapporto sull'occupazione statunitense di venerdì per avere indizi sulle prospettive dei tassi di interesse.

Il loonie è stato scambiato quasi invariato a 1,3590 per il biglietto verde, o 73,58 centesimi di dollaro USA, dopo essersi mosso in un intervallo compreso tra 1,3584 e 1,3619.

Tra le valute del G10, il franco svizzero è stata l'unica altra valuta a non guadagnare terreno rispetto al dollaro USA, mentre un accenno sorprendentemente chiaro ad un cambiamento di politica da parte delle autorità monetarie giapponesi ha rafforzato lo yen.

"Tutti gli occhi sono puntati sui dati dei salari non agricoli", ha detto Rahim Madhavji, presidente di KnightsbridgeFX.com.

I trader stanno cercando di determinare se l'economia statunitense è ancora più calda di quella canadese e se questo potrebbe mettere pressione alla Banca del Canada per tagliare i tassi di interesse prima della Federal Reserve, ha detto Madhavj.

L'economia canadese si è inaspettatamente contratta ad un tasso annualizzato dell'1,1% nel terzo trimestre, evitando una recessione, ma la maggior parte degli economisti prevede che i prossimi rinnovi dei mutui a tassi più alti toglieranno un'altra fetta di crescita il prossimo anno.

I mercati monetari si aspettano che la banca centrale canadese inizi a tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi, dopo che mercoledì la banca ha lasciato il suo tasso di interesse di riferimento fermo al 5% per la terza riunione consecutiva.

Il vice governatore della Banca centrale canadese, Toni Gravelle, ha parlato giovedì, chiedendo cambiamenti politici per stimolare la costruzione di nuove abitazioni e ridurre la pressione sull'inflazione causata dalla mancanza di alloggi, soprattutto in un periodo di immigrazione record.

I rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono aumentati su gran parte della curva. Il decennale è salito di 2,1 punti base al 3,304%, dopo aver toccato mercoledì il livello intraday più basso dal 30 giugno, al 3,264%. (Servizio di Fergal Smith; editing di Diane Craft)