Il dollaro canadese si è rafforzato nei confronti della controparte statunitense martedì, ma il movimento è stato limitato dai dati nazionali che hanno mostrato un'inflazione in calo e gli investitori hanno valutato i verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve.

Il loonie è stato scambiato in rialzo dello 0,2% a 1,37 contro il biglietto verde, o 72,99 centesimi di dollaro USA, dopo essersi mosso in un intervallo compreso tra 1,3682 e 1,3731.

Il tasso di inflazione annuale del Canada si è ridotto più del previsto al 3,1% in ottobre e le misure dell'inflazione core sono scese ai livelli più bassi da circa due anni.

"Questo è l'ennesimo punto di conferma della nostra opinione secondo cui la Banca centrale canadese, dopo aver guidato la Fed durante il ciclo di rialzi, sarà ancora una volta l'artefice del ritmo del ciclo di allentamento del 2024, con un taglio probabile già ad aprile", ha dichiarato Simon Harvey, responsabile dell'analisi FX di Monex Europa e Monex Canada.

"I mercati si sono lentamente allineati a questa visione nelle ultime settimane, il che ha visto il dollaro canadese in ritardo rispetto al rally del G10 in un contesto di dollaro (statunitense) più morbido".

I mercati monetari hanno quasi completamente scontato un taglio dei tassi della BoC entro aprile e vedono tre tagli in totale il prossimo anno.

Gli speculatori hanno aumentato le loro scommesse ribassiste sul dollaro canadese al massimo da giugno 2017, come mostrano i dati della Commodity Futures Trading Commission statunitense di venerdì.

Il dollaro statunitense ha recuperato alcuni recenti ribassi rispetto ad un paniere di valute principali, in quanto i funzionari della Fed hanno concordato, durante la riunione del 31 ottobre-1 novembre, che potrebbero adottare un approccio cauto nell'aumentare i tassi in futuro.

I rendimenti obbligazionari canadesi sono stati misti in vista della pubblicazione di un aggiornamento fiscale di metà anno che mostrerà un aumento del deficit. L'aggiornamento è previsto dopo le 16.00 EST (2100 GMT).

Il rendimento a 10 anni è salito di 2,4 punti base al 3,677%, dopo aver toccato il livello più basso dal 5 settembre, al 3,606%. (Servizio di Fergal Smith, a cura di Alistair Bell)