ROMA (MF-DJ)--Dalle 19h00 di questa sera (alle 22h00 sulla rete autostradale) fino alle 19h00 di giovedì 26 gennaio le pompe di benzina, compresi i self-service, si fermeranno. Lo sciopero è stato indetto unitariamente da Faib Confesercenti, Fegica e Figisca/Anisa per protesare contro il decreto 'trasparenza' del governo, approvato per frenare gli aumenti dei prezzi dei carburanti.

Gli incontri che si sono tenuti tra i sindacati dei benzinai e l'esecutivo per individuare una soluzione, non hanno prodotto alcun risultato e i gestori degli impianti di carburanti hanno deciso di confermare lo sciopero. Nelle locandine che oggi saranno affisse in tutti gli impianti che aderiscono allo sciopero agli automobilisti viene spiegato che la categoria è stata coperta "di fango a seguito degli aumenti decisi dal governo» e che lo sciopero è stato proclamato "per ricordare a tutti che le politiche di prezzo al pubblico non sono imputabili ai gestori, il cui margine medio di guadagno (3 centesimi al litro) rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore, per dire "no" ai nuovi, inutili, obblighi di legge a carico dei gestori, per impedire che il prezzo dei carburanti torni a salire in assenza di politiche di riforma e razionalizzazione del settore».

Parlando ad Algeri Giorgia Meloni ha invece spiegato che per il governo «il tema centrale di affiggere il prezzo medio settimanale per far capire all'utente quale sia la situazione è un'iniziativa di buonsenso. Su altre cose siamo andati incontro alla categorie - ha poi aggiunto - tant'è che prima era stato revocato lo sciopero e poi confermato, ma sugli stessi provvedimenti. Però - ha poi ribadito la premier - non c'è alcuna volontà di colpire la categoria e mi dispiace se qualcuno l'ha interpretato così. C'era semplicemente la necessità di fare ordine per evitare comportamenti sbagliati».

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2410:15 gen 2023


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January 24, 2023 04:17 ET (09:17 GMT)