ZURIGO (awp/ats) - Febbraio negativo per le casse pensioni svizzere: stando a un'analisi periodica di UBS il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato al -0,8%.

Per quanto riguarda le singole classi di investimento, sul risultato hanno influito in particolare le azioni estere (-1,3%) e svizzere (-0,8%), nonché le obbligazioni elvetiche (-1,4%) e quelle straniere (-1,2%), emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall'istituto. Un risultato positivo è invece stato generato dagli immobili (+0,2%).

Nel periodo in rassegna l'istituto di previdenza più ispirato ha conseguito un rendimento del -0,2%, quello meno accorto (o fortunato) -1,4%. Nel primo caso si trattava di una grande cassa, con patrimoni amministrati oltre il miliardo, nel secondo di un piccolo istituto, con meno di 300 milioni di franchi.

"Dopo un inizio d'anno ottimista, i mercati hanno perso slancio in febbraio", affermano gli esperti di UBS. Il timore principale era che l'inflazione ostinatamente elevata negli Stati Uniti e i forti dati sull'occupazione costringessero la Federal Reserve a mantenere più a lungo la sua politica monetaria restrittiva. La possibilità di un aumento dei tassi di interesse e di un ciclo di tassi elevati più lungo ha contribuito al calo delle azioni statunitensi e al rafforzamento del dollaro.

Inoltre, la stagione dei bilanci del quarto trimestre negli Stati Uniti ha mostrato un calo degli utili su base annua. Gran parte dell'impatto della stretta monetaria dello scorso anno non si è ancora fatto sentire e si prevede che si rifletterà nei prossimi mesi, ritengono gli specialisti.

Cumulando i dati di febbraio con quelli di gennaio si ottiene una performance provvisoria del 2023 pari al +1,8%. Nel 2022 il rendimento era stato ampiamente negativo, pari al -9,6%, mentre nel 2021 era stato segnato +8,4%.