MILANO (MF-DJ)--Quasi 62 milioni di dosi di vaccini Pfizer e Moderna non arriveranno nei tempi previsti, scompaginando il calendario delle campagne vaccinali anti Covid-19. Anche Astrazeneca consegnerà meno dosi del previsto. Alcuni Paesi, come la Gran Bretagna, hanno scelto di correre ai ripari allargando la somministrazione della prima dose a più cittadini possibile, intaccando le scorte destinate alla seconda dose per le fasce di popolazione più a rischio. Ce n'è abbastanza per sentirsi disorientati, proprio mentre le misure di mitigazione del virus sembrano dare i primi effetti. MF-Milano Finanza ne ha parlato con Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

Domanda. Professore, che succede?

Risposta. Purtroppo ritardi e difficoltà rientrano nell'ambito del preventivabile. Ci troviamo in una situazione di emergenza: i vaccini di Moderna e Pfizer, gli unici sinora approvati in Europa, utilizzano tecnologie innovative, mentre altri vaccini sui quali Europa e Italia facevano affidamento sin dal primo trimestre del 2021, penso a Sanofi e ad AstraZeneca, sono in ritardo sulla tabella di marcia. La speranza è che entro metà febbraio le consegne riprendano a pieno regime e nel frattempo siano disponibili altri vaccini: i più vicini all'approvazione sembrano AstraZeneca e Johnson & Johnson.

D. Intanto una buona notizia, il vaccino Moderna è stato riabilitato.

R. Si è trattato, da quel che è stato reso noto, di alcune reazioni allergiche, meno di 10, legate a uno specifico lotto, la cui somministrazione è stata sospesa per eccesso di cautela: ma la vaccinazione con Moderna non si è mai interrotta.

D.Siamo però bombardati di dati contraddittori. Dopo aver portato a esempio Israele, ora si legge che sono positivi ben 12 mila vaccinati e il coordinatore della campagna anti-virus sostiene che la protezione del vaccino Pfizer-Biontech è inferiore al previsto. Cosa ne pensa?

R. Ciò che ha detto Nachman Ash, l'Anthony Fauci israeliano, è che l'efficacia della prima dose del vaccino Pfizer è inferiore al 50%: ma stiamo parlando di un vaccino che ha tempi e modi ben precisi di utilizzo che vanno rispettati, checché ne dica chi, anche in Italia, vorrebbe stravolgerli e somministrare solo la prima dose, o la seconda dose a due-tre mesi dalla prima, in nome di un'emergenza che va combattuta invece col rispetto delle regole di distanziamento. Israele è al momento una delle nazioni al mondo con la più elevata circolazione virale, con una incidenza a 14 giorni di 1.200 casi positivi per 100mila abitanti, il quadruplo dell'Italia. In questo contesto è probabile che molte persone possano essersi infettate durante il processo di vaccinazione che, ricordo, per il vaccino Pfizer dura 28 giorni, dalla prima inoculazione sino all'acquisizione del massimo livello di immunità, fissato dagli studi clinici a una settimana dopo la seconda dose. Non mi stupirei se si scoprisse che molti israeliani hanno visto nella prima dose del vaccino una sorta di «tana libera tutti».

D. La corsa a trovare il vaccino le è sembrata ispirata all' «unione fa la forza» o è stato più un «tutti contro tutti»?

R. Dal punto di vista scientifico non ho dubbi: la capacità di realizzare in soli dieci mesi vaccini sicuri ed efficaci contro un patogeno di cui sino ad un anno fa non sapevamo nulla è un risultato straordinario, possibile solo grazie alla collaborazione tra scienziati di tutto il mondo. Dal punto di vista politico va dato merito alla Commissione Europea di aver assunto un' iniziativa forte e coesa nel procurement dei vaccini: se non altro, forse il coronavirus servirà a rilanciare un'idea di Europa al servizio dei cittadini e a farci capire che con gli egoismi nazionalistici non si va da nessuna parte. Ma a livello globale credo non si possa che essere d'accordo col direttore generale dell'Oms, che paventa una «catastrofe morale» se il mondo dovesse spaccarsi tra nazioni ricche che si accaparrano anche quattro o cinque dosi per persona, e altre che vedranno partire le vaccinazioni non prima del 2023.

fch

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January 25, 2021 03:37 ET (08:37 GMT)