MILANO (MF-DJ)--La lotta dell'Europa contro Covid-19 sta affrontando un momento di difficoltà. I contagi sono di nuovo in aumento in gran parte dell'Ue, nonostante mesi di restrizioni, poiché la diffusione dei ceppi virali più virulenti va più veloce delle vaccinazioni. Uno stato d'animo di tristezza e frustrazione si sta stabilendo nel continente e i Governi sono intrappolati tra le promesse di progresso e la desolante realtà epidemiologica.

I casi di Covid-19 e i decessi sono diminuiti rapidamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito da gennaio, con le vaccinazioni decollate tra gli anziani e altri gruppi vulnerabili. In Europa, tuttavia, i nuovi casi di coronavirus sono di nuovo in aumento da metà febbraio. Le infezioni e i decessi negli Stati Uniti, che erano superiori a quelli dell'Ue su base pro capite per la maggior parte del 2020, sono scesi al di sotto del livello europeo.

In gran parte dell'Europa, la diffusione della variante più aggressiva del Covid-19, rilevata per la prima volta nel Regno Unito, è alla base del peggioramento della pandemia, annullando gli sforzi per contenere il virus attraverso una serie di restrizioni.

I Governi e gli esperti di salute pubblica affermano che solo una combinazione di vaccinazioni accelerate e riapertura graduale può sconfiggere l'ultima ondata del Covid-19. Gli sforzi dell'Europa continuano però a risentire della lentezza dell'Ue nel procurarsi e approvare i vaccini, dei ritardi di produzione delle dosi e dei ritardi burocratici nell'effettuazione delle vaccinazioni.

Finora la situazione non è al livello della crisi che ha travolto i sistemi sanitari in alcune parti dell'Italia e della Spagna un anno fa anche se la crisi della sanità pubblica europea è diventata cronica, con le autorità che lottano costantemente per reprimere i focolai. Nonostante tendenze simili nei Paesi più grandi d'Europa, le decisioni politiche sono diversificate e le pressioni elettorali stanno impedendo ad alcuni leader di inasprire le restrizioni nonostante l'aumento delle infezioni e dei ricoveri.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, candidato alla rielezione il prossimo anno, ha respinto le richieste degli esperti di salute pubblica che vorrebbero un terzo lockdown per il Paese e ha fatto affidamento su un coprifuoco serale a livello nazionale e altre restrizioni mentre le autorità cercano di accelerare le vaccinazioni.

Il ministro della Salute francese, Olivier Veran, ha detto ai giornalisti ieri che le varianti ora rappresentano oltre il 70% delle nuove infezioni in Francia. La pressione è di nuovo in aumento in terapia intensiva nella regione di Parigi, dove viene ricoverato un nuovo paziente ogni 12 minuti. Veran ha detto di aspettarsi che le autorità inizino a trasferire decine di pazienti dall'area di Parigi agli ospedali delle regioni che hanno meno casi. A livello nazionale, i reparti di terapia intensiva sono pieni per quasi l'80%. "E' una situazione che definirei tesa e preoccupante", ha detto Veran.

In Germania, dove la classe politica si sta preparando per le elezioni nazionali di settembre, c'è poca volontà politica di imporre nuovamente restrizioni più severe, anche se i contagi hanno ricominciato a salire dall'inizio di febbraio. Gli scienziati dicono che la variante del Regno Unito è dietro l'aumento anche lì.

La battuta d'arresto ha colto di sorpresa il Governo tedesco: per settimane è sembrato che la pandemia si stesse ritirando e le autorità federali e statali avevano promesso un allentamento delle restrizioni. Temendo la reazione pubblica, le autorità tedesche stanno comunque allentando alcune misure. I parrucchieri hanno riaperto il primo marzo e alcuni Governi statali hanno consentito la riapertura di alcuni negozi, dalle librerie ai garden center. Anche i bambini più piccoli hanno iniziato a tornare in classe.

Nonostante le frustrazioni per le restrizioni, molti mettono in dubbio la strategia del Governo. Solo il 30% dei tedeschi si fida della competenza del partito di centro-destra della cancelliera Angela Merkel, mentre la fiducia nel suo partner di coalizione di centro-sinistra è a una sola cifra, secondo un sondaggio pubblicato questa settimana dall'istituto Forsa.

Anche la stampa tedesca, inizialmente favorevole alla gestione della pandemia da parte di Merkel, ha iniziato a criticare il Governo, dal tabloid conservatore Bild allo Spiegel di sinistra che attacca la competenza delle autorità su base quotidiana.

Ora gli scienziati temono che la combinazione delle varianti di virus, della lentezza delle vaccinazioni e delle riaperture potrebbe far aumentare vertiginosamente il numero di casi. "Stiamo vedendo chiari segnali che la terza ondata è iniziata in Germania", ha detto ai giornalisti Lothar Wieler, presidente dell'Istituto Robert Koch per le malattie infettive, dicendosi "molto preoccupato".

cos

(END) Dow Jones Newswires

March 12, 2021 10:01 ET (15:01 GMT)