ROMA (MF-NW)--Meno trasparenza per associazioni, fondazioni ed enti privati che svolgono attività di pubblico interesse e servizi per la Pubblica Amministrazione. Un emendamento al decreto Anticipi presentato da Forza Italia (ma su una norma analoga si sono mossi anche i senatori dell'Alleanza Verdi-Sinistra), scrive MF-Milano Finanza, chiede di esentare queste realtà da obblighi come la pubblicazione di bilanci, avvisi e bandi o la possibilità di accesso civico.

I casi che possono entrare nell'esonero sono molti e diversificati; per esempio, la rete degli enti privati convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, ma anche chi svolge funzioni di accreditamento certificazione oppure servizi di raccolta dati ed editoriali. La scelta di provare a escludere fondazioni ed enti dall'applicazione del decreto legislativo 33 del 2013 può essere stata dettata dai troppi costi in capo a chi deve sottostare a tali obblighi. La norma, come nota anche una delibera del 2017 dell'autorità Anticorruzione, guarda però all'attività di pubblico interesse svolta.

La proposta di modifica è ordinamentale, perciò potrebbe continuare il suo percorso in quanto non comporta nuove spese. L'ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato presieduta da Nicola Calandrini, dove è in discussione il decreto Anticipi, ha stabilito infatti che saranno esaminate soltanto proposte non onerose. Tutt'al più si potrà prendere in considerazione qualche riformulazione che non deve comportare costi. Il governo ha però aperto alla possibilità di accettare modifiche onerose al disegno di Legge di Bilancio recuperando risorse dal fondo da 100 milioni previsto proprio allo scopo.

Le decisioni in commissione Bilancio fanno quindi quindi saltare la possibilità, perorata da Forza Italia, di estendere al 30 giugno 2024 la detrazione al 110% per gli interventi fatti dai condomini e dai singoli nelle abitazioni, a condizione che entro la fine del 2023 siano stati eseguiti almeno il 60% dei lavori. Stop che arriva nel giorno in cui l'Enea ha certificato che al 31 ottobre il totale degli investimenti legati al Superbonus portati a detrazione avevano superato quota 92 miliardi di euro.

Per le stesse ragioni di bilancio potrebbe essere spostata altrove la norma, sempre targata Forza Italia, per computare in diminuzione dell'imponibile Irap e trasformare in credito d'imposta le perdite fiscali registrate in epoca Covid. Anche la proroga del bonus quotazioni per le pmi dovrebbe rientrare in un emendamento alla manovra.

Intanto in audizione sul ddl Bilancio è intervenuta l'Ania. La presidente Maria Bianca Farina, ricordando dopo le polemiche Urso-Donnet che le compagnie già detengono 300 miliardi in titoli di Stato, ha apprezzato l'inclusione di una norma sulle polizze catastrofali ma ha segnalato alcuni aspetti tecnici da correggere. Due su tutti: la mancanza di un limite massimo al rischio che le compagnie possono prendere e l'obbligo a contrarre, pena multe salate.

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1008:40 nov 2023


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November 10, 2023 02:41 ET (07:41 GMT)