ROMA (MF-DJ)--"Tutte le strutture sociosanitarie, ed in particolare le Rsa, devono poter usufruire dell'Ecobonus 110".

E' la richiesta che Anaste, l'Associazione Nazionale Strutture Territoriali e della Terza Età, ha rivolto al Governo in una lettera, a firma del presidente Sebastiano Capurso che ha come oggetto l'applicazione dell'Ecobonus. Nella missiva, inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai ministri della Salute, Roberto Speranza, dell'Economia, Daniele Franco, e dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, Capurso spiega che "se l'intento è quello, certamente lodevole, di incentivare il rinnovamento strutturale ed il potenziamento delle strutture socio-sanitarie, che tanta parte hanno avuto nel contenere e combattere la pandemia, pur in presenza di enormi difficoltà oggettive, certamente una simile articolazione dell'accesso ai benefici rischia di essere assai limitativa, escludendo di fatto una platea amplissima di enti, in larga parte rappresentati dalla nostra associazione".

Riguardo all'applicazione dell'Ecobonus 110% solo alle strutture sanitarie e assistenziali "senza fine di lucro", il presidente di Anaste fa seguito alla nota dell'associazione del Luglio 2021 per "ribadire la richiesta relativa all'ampliamento anche alle imprese e agli enti che svolgono attività sociosanitarie o assistenziali con immobili di categoria catastale B/1 , B/2 e D/4, da essi detenuti, della possibilità di accedere agli incentivi per l'efficientamento energetico e la riqualificazione il cosiddetto Ecobonus 110". L'articolo 33 comma 1 stabilisce infatti che gli incentivi riguardano, per quanto attiene le strutture socio-sanitarie, le categorie B1 "collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi"; e B2 "Case di cura e ospedali senza fine di lucro".

Nello stesso modo, sottolinea Capurso nella lettera al premier e ai ministri, "si verrebbe a creare una evidente sperequazione di trattamento tra Enti ed organizzazioni che, pur prestando identici servizi (pubblici ed essenziali), ad identiche condizioni economiche e contrattuali, verrebbero ingiustamente escluse dai benefici sopra indicati. A tale considerazione si aggiunga la circostanza che la maggioranza degli enti rappresentati da Anaste opera in un regime con rette bloccate da numerosi anni e corrisponde, in taluni casi, anche onerosi canoni di locazione, che incidono pesantemente sui bilanci, rendendo difficilmente praticabili investimenti per la ristrutturazione degli immobili".

Ma ancor di più, fa presente Capurso, "nel superiore interesse dei pazienti-ospiti residenti nelle nostre strutture, la possibilità di accedere a detti benefici e di procedere ad un efficientamento degli immobili garantirebbe un diretto ed indiretto vantaggio per la stessa popolazione cui i nostri servizi si indirizzano". Nella lettera si richiede di "voler modificare la normativa in oggetto, estendendo il campo di applicazione dell' Ecobonus 110 perche' il percorso di ripresa e rigenerazione del settore dell' assistenza territoriale socio-sanitaria, oggi allo stremo, non puo' che passare anche per questa strada".

gug

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October 15, 2021 09:03 ET (13:03 GMT)