ROMA (MF-DJ)--"Siamo al bivio. Bisogna avere visione e chi ci rappresenta deve evitare di farsi distrarre. Sul tema energia paghiamo tutta una serie di stop di stampo ideologico che hanno solo rimandato nel tempo i problemi. Che ora vengono al pettine».

Lo ha detto il leader degli industriali, Carlo Bonomi, in un'intervista al Messaggero. "Bisogna attivare politiche strutturali. La nostra filiera industriale rischia grosso, molte imprese hanno già ridotto o chiuso le produzioni. Certamente bisogna ripensare al nucleare pulito, come proposto dal ministro Cingolani, visto, tra l'altro che la Francia e altri 13 Paesi della Ue hanno centrali atomiche", ha aggiunto Bonomi sottolineando che "ci sono progetti internazionali già avviati per tecnologie nucleari più sicure e penso che anche l'Italia dovrebbe parteciparvi. Giusto anche aumentare la produzione dai nostri giacimenti di gas e consentire e accelerare la cattura e lo stoccaggio della CO2 prodotto dalle lavorazioni industriali a cui si è appena detto un nuovo no. Insomma, occorre mettere a punto la strategia, con i no-trivelle e i no-gas non si va da nessuna parte».

"Da noi si rischia di perdere una filiera con oltre 70mila dipendenti, non considerando l'indotto. Servono interventi urgenti, per evitare il declino, la crisi del comparto. Una manovra ad ampio raggio per tutelare tutta la manifattura come hanno già fatto Francia e Germania assumendo energiche misure di contenimento della bolletta energetica non solo per le famiglie ma anche per le imprese industriali", ha proseguito Bonomi sottolineando che "servono misure e una visione strategica che tuteli le filiere. Così come va valorizzato il ruolo di Roma e di tutto il Mezzogiorno. Solo mettendo al centro la Capitale, e lo dicevo anche quando ero presidente di Assolombarda, può crescere tutto il Paese, dando poteri e spinta per una crescita organica. Non a caso molti mesi fa Confindustria propose di assumere il grande Giubileo 2025 come strumento di crescita nazionale in aggiunta al Pnrr».

Per il 2022 "mi auguro che il Paese e tutte le forze responsabili siano unite. Noi come Confindustria faremo la nostra parte, come abbiamo già dimostrato in questi mesi, nell'esclusivo interesse del bene del Paese. Vogliamo una politica economica inclusiva, per modernizzare l'Italia e realizzare le riforme che attendiamo da anni. Ora o mai più", ha concluso.

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December 28, 2021 03:44 ET (08:44 GMT)