ROMA (MF-DJ)--"L'impennata dei prezzi energetici comporta per la manifattura italiana un fortissimo incremento di costi per la fornitura di energia: dagli 8 miliardi circa nel 2019, a 21 mld nel 2021 e a 37 mld nel 2022. Questi livelli dei costi sono insostenibili per le imprese italiane, anche in termini di competitività. Tale situazione minaccia chiusure temporanee di molte aziende industriali, in assenza di interventi efficaci".

Lo ha detto Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi di Confindustria, illustrando le principali criticità dell'attuale scenario economico all'evento di Unindustria sull'energia. Inoltre, "le imprese devono affrontare anche difficoltà nel reperimento di materiali" e questo ostacola la produzione industriale. Infine, "le dinamiche dei margini sono più in sofferenza in specifici settori, che fanno ampio uso delle commodity con i maggiori rincari", ha concluso.

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February 07, 2022 09:40 ET (14:40 GMT)