MILANO (MF-DJ)--I piani europei per aumentare la produzione di energia eolica e solare stanno accelerando sulla scia dell'invasione dell'Ucraina, che ha fatto salire bruscamente i prezzi del gas. Stanno però incontrando l'opposizione di residenti e funzionari che affermano che un'ondata di nuovi progetti danneggerà i paesaggi, i siti culturali e la preziosa industria del turismo della regione.

Nella campagna galiziana, nel nord-ovest della Spagna, i residenti stanno combattendo contro una proposta per costruire un gruppo di turbine eoliche, che sono tra le oltre 200 su cui Alcoa, società con sede a Pittsburgh, punta per alimentare il riavvio di un'enorme fonderia di alluminio di sua proprietà a San Ciprian. Alcoa ha chiuso la fonderia nel 2021 a causa dell'aumento dei prezzi dell'elettricità quando la Russia ha iniziato a tagliare il flusso di gas naturale all'Europa prima dell'invasione dell'Ucraina.

Il governo regionale della Galizia ha approvato il parco eolico a novembre nonostante l'opposizione locale designandolo come progetto di interesse strategico per il territorio. Il parco necessita però anche dell'approvazione del governo nazionale spagnolo a causa delle sue grandi dimensioni. Negli ultimi anni i governi dell'Unione europea hanno sostituito l'elettricità generata dal carbone con quella prodotta tramite gas naturale e fonti rinnovabili come l'eolico e il solare per ridurre le emissioni. Tuttavia, gli ostacoli burocratici e l'opposizione locale hanno fatto sì che i progetti richiedessero anni per essere completati.

Nel 2021, la Commissione europea ha proposto un'importante espansione delle energie rinnovabili nel prossimo decennio, da circa il 20% al 40% del consumo totale di energia dell'Ue entro il 2030. L'invasione russa dell'Ucraina, che ha più che triplicato i prezzi del gas naturale la scorsa estate rispetto a prima della guerra, ha portato l'Ue ad alzare tale obiettivo al 45%. Francia, Germania, Spagna e altri governi in Europa stanno per approvare una legislazione che dichiarerà l'energia rinnovabile un interesse pubblico prioritario, spazzando via gli ostacoli che hanno rallentato gli investimenti eolici e solari e riducendo il potere dei gruppi di interesse di ritardare o bloccare i progetti.

Gli alti prezzi dell'energia hanno già imposto la chiusura di decine di fabbriche che costituiscono la spina dorsale industriale della regione e danno lavoro a decine di migliaia di persone. Molti altri sono a rischio, minacciando le catene di approvvigionamento di case automobilistiche, aziende aerospaziali e altri giganti industriali. Gli economisti della Commissione europea prevedono che l'economia dell'Ue subirà una contrazione dello 0,5% nel trimestre conclusosi il 31 dicembre e dello 0,1% nel trimestre successivo, dato che le fabbriche ridurranno la produzione.

In Italia, i legislatori hanno frenato il potere del ministero della Cultura di contestare i progetti di energia rinnovabile in base a una nuova legge che ha ridotto i tempi di autorizzazione per i nuovi parchi solari nel Paese a meno di un anno. Di conseguenza, il numero di progetti che richiedono la connessione alla rete è aumentato vertiginosamente. Il ministero della Cultura, incaricato di preservare un paesaggio cosparso di antiche rovine, spesso si oppone ai progetti eolici e solari, temendo che possano danneggiare le rovine o degradare la bellezza del paesaggio. I funzionari della conservazione all'interno del ministero stanno premendo per nuove restrizioni allo sviluppo per salvaguardare il paesaggio italiano, che è elencato nella Costituzione italiana come bene protetto.

Una proposta punta a vietare i grandi parchi solari su oltre 16.000 ettari di campagna, nel Lazio, intorno al bacino del fiume Arrone, un centro della civiltà etrusca. La restrizione proposta ha suscitato proteste da parte dei dirigenti dell'industria solare e di alcuni legislatori italiani che affermano che decine di parchi solari pianificati sarebbero ritardati a tempo indeterminato. I funzionari della conservazione culturale hanno rinviato la proposta per tenere ulteriori consultazioni dopo che la Regione Lazio si è opposta.

Le aziende chimiche europee, i produttori di alluminio e altre industrie energivore spingono, invece, per la costruzione di parchi eolici e solari e stanno cercando di firmare contratti a lungo termine con sviluppatori di progetti a energia rinnovabile in grado di fornire elettricità a prezzi accessibili e proteggerli dalle oscillazioni selvagge del prezzo del gas naturale.

cos


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January 03, 2023 02:52 ET (07:52 GMT)