MILANO (MF-DJ)--S&P Global Ratings ha lasciato invariata la sua stima sul Pil dell'Eurozona nel 2021 a +5,1%, abbassando però la previsione per il 2022 di 0,1 punti percentuali al 4,4%.

Lo si legge nel report relativo alle previsioni macro della societá per

l'Eurozona, in cui S&P avverte che la nuova ondata di infezioni COVID-19 potrebbe rallentare la ripresa dei consumi, soprattutto nei servizi rivolti ai consumatori.

"Detto questo, poiché la situazione pandemica in Europa e altrove è di nuovo fluida, la vediamo come un rischi", aggiungono da S&P.

Nel frattempo, "i colli di bottiglia dovrebbero attenuarsi gradualmente ma si estenderanno al prossimo anno. La Germania è stata la più esposta a causa di un settore manifatturiero più grande e della sua lunga catena di approvvigionamento. Grazie a settori più orientati al mercato interno e a pacchetti di aiuti, Francia e Italia si stanno riprendendo più rapidamente del previsto".

In questo contesto, "il tasso di inflazione dovrebbe scendere a circa il 2% l'anno prossimo, a mano a mano che il gap tra domanda e offerta si allenta e la fine delle agevolazioni fiscali inizia a far dimimuire l'inflazione headline. Altri fattori strutturali sono destinati a far salire gradualmente i prezzi al consumo solo dalla fine del 2023".

Per questo, aggiungono da S&P, "pensiamo che la BCE aspetterà fino al 2024 per aumentare i tassi. Tuttavia è probabile che la banca centrale elimini gradualmente gli acquisti netti nell'ambito del PEPP a marzo 2022. Il tapering dell'APP non verrà probabilmente inserito in agenda prima della fine del 2023.

lus

(END) Dow Jones Newswires

November 30, 2021 10:38 ET (15:38 GMT)