ROMA (MF-DJ)--Tensione alle stelle tra Italia e Francia sull'immigrazione. La decisione dell'Italia di non far sbarcare i migranti a bordo della Ocean Viking e il conseguente annuncio della Francia che accogliera' la nave a Tolosa hanno innescato una vera e propria crisi tra i due Paesi.

Il ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, ha infatti annunciato che la Francia sospendera' l'insieme delle redistribuzioni dei 3.500 rifugiati a beneficio dell'Italia e "chiama tutti gli altri partecipanti al meccanismo europeo, soprattutto la Germania, a fare altrettanto". La Francia non procedera' quindi alla prevista rilocalizzazione dei rifugiati dall'Italia entro il 2023. Darmanin ha anche fatto sapere che organizzerà nei prossimi giorni "con la Commissione europea e con la Germania, una riunione che definirà - nel pieno rispetto del diritto internazionale - un quadro che permetta di trarre le conseguenze dell'atteggiamento italiano, di regolare meglio le azioni di soccorso in mare da parte delle navi delle Ong nel Mediterraneo". Non solo, come misura di ritorsione, "la Francia adotterà, nelle prossime ore, misure di rafforzamento dei controlli alle nostre frontiere interne con l'Italia".

Parole che hanno provocato la risposta del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che parla di reazione "totalmente incomprensibile" da parte di Parigi che "dimostra anche quanto la postura delle altre nazioni di fronte all'immigrazione illegale sia ferma e determinata. Quello che non capiamo è in ragione di cosa l'Italia dovrebbe accettare di buon grado qualcosa che gli altri non sono disposti ad accettare". In Italia, spiega Piantedosi, "quest'anno sono sbarcate quasi 90 mila persone. Tredici paesi europei si sono impegnati a ricollocare complessivamente circa 8 mila persone, meno di un decimo". Per il ministro "la solidarietà europea viene sbandierata ma l'Italia ha affrontato finora questo problema da sola e il nostro sistema di accoglienza è in gravissima difficoltà".

"E' evidente quindi che l'Italia non potrà dare la propria adesione a soluzioni per un Patto europeo non adeguatamente bilanciato tra misure di solidarietà e di responsabilità. I Paesi di primo ingresso non possono, infatti, da soli sopportare l'onere di una responsabilità esclusiva nella gestione dei flussi", ha concluso il titolare del Viminale".

Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parla di "reazione sproporzionata" da parte della Francia e ha precisato che "noi continuiamo a lavorare e a difendere le ragioni dell'Italia: non e' scritto da nessuna parte che debbano venire tutti da noi. Noi siamo pronti ad accogliere, ma non e' che dobbiamo comunque aprire le frontiere. Bisogna affrontare la questione con grande serenita', ma dobbiamo difendere gli interessi dell'Italia".

liv


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November 10, 2022 12:45 ET (17:45 GMT)