I banchieri della Fed, che stasera concludono la due giorni di politica monetaria, hanno dovuto fare i conti con una serie di sviluppi contrastanti da fine luglio -- segnali di un rallentamento del settore dei servizi, un'ondata di casi di Covid-19 che ha eclissato quella della scorsa estate e una crescita limitata dell'occupazione ad agosto, il tutto insieme a un'inflazione ancora forte -- e sono stati in disaccordo tra di loro su come reagire.

I funzionari della banca centrale hanno per la maggior parte detto che la ripresa economica proseguirà e consentirà alla Fed di andare avanti con il piano di riduzione degli acquisti mensili da 120 miliardi di dollari di Treasuries e di titoli garantiti da mutui entro fine 2021, azzerandoli completamente nel corso della prima metà del prossimo anno.

Ma analisti esterni ed esperti di previsioni si aspettano che la Fed non sveli esattamente quando il 'tapering' potrà avere inizio e che lo leghi a un rimbalzo della crescita dell'occupazione dopo i numeri sorprendentemente modesti di agosto, quando sono stati creati appena 235.000 posti di lavoro.

La Fed pubblicherà il comunicato di politica monetaria e le proiezioni economiche alle 20,00 ora italiana, con il presidente Jerome Powell che terrà una conferenza stampa mezz'ora dopo per discutere l'esito della riunione.

Con ogni probabilità il comunicato prenderà atto che l'economia ha compiuto un ulteriore passo verso i "sostanziali ulteriori progressi" che la Fed ha detto di voler vedere nel mercato del lavoro prima di ridurre gli acquisti di bond, sottolineano in un'analisi gli economisti di Jeffries Aneta Markowska e Thomas Simons. Mentre la crescita dell'occupazione ad agosto è stata deludente, a luglio i posti di lavoro non agricoli negli Stati Uniti sono cresciuti di poco più di 1 milione, con un aumento medio di 716.000 unità da maggio.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)