Dopo che venerdì l'incertezza sulle sorti della guerra in Ucraina ha generato flussi di vendita, i mercati azionari oggi hanno messo a segno un rimbalzo.

Gli analisti spiegano il ritorno della propensione al rischio con il fatto che i negoziati tra Russia e Ucraina lasciano intravedere qualche spiraglio.

L'indice sul dollaro, apprezzatosi durante gli scambi asiatici, ha poi perso terreno in concomitanza con l'avvio dei mercati europei e ora scambia in calo di 0,2% a 98,925.

In attesa del meeting Fed - che terminerà mercoledì sera - gli investitori prezzano una possibilità del 93% di un rialzo di 25 punti base.

Infine, il dollaro nella notte ha toccato il massimo di cinque anni sullo yen a 118,06 mentre gli investitori scommettono che Banca del Giappone, il cui meeting termina venerdì, mantenga l'approccio 'dovish' nonostante il balzo dell'inflazione.

Lo yuan perde terreno sulla scia delle misure per contenere la diffusione del Covid in Cina: il dollaro ha toccato la soglia di 6,3828 nei confronti dello yuan negli scambi offshore, il livello più basso per la divisa cinese in oltre un mese.

(versione italiana Sara Rossi, editing Alessia Pé)