L'economia cinese è tornata a crescere nel secondo trimestre, dopo il netto calo segnato nel primo, ma consumi e investimenti restano fiacchi, con la crisi innescata dal coronavirus che necessita di ulteriori misure di supporto per rinsaldare il rilancio. Il Pil ha registrato tra aprile e giugno un +3,2% su anno, superiore alle attese che lo indicavano a +2,5% e ben oltre la contrazione record del 6,8% del trimestre precedente.

Il dollaro australiano è sceso sotto i 70 cent dopo i dati mentre il dollaro si è allontanato dai minimi di un mese contro un basket delle principali valute.

L'euro è sotto ai massimi di quattro mesi visto durante la notte, ma resta ben supportato.

Gli analisti escludono quasi totalmente novità dalla Bce stamani, che piuttosto richiamerà i governi a misure fiscali importanti in vista del Consiglio Ue di domani e dopo.

La sterlina è debole così come il franco svizzero, segno quest'ultimo che il mercato non ha ancora abbandonato del tutto l'appetito al rischio visto nelle ultime sessioni.

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