MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib si presenta debole nella prima fase di scambi a Piazza Affari, segnando un calo dello 0,24% a 28.426 punti. Il sentiment di fondo è riconducibile al perdurare delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, al conseguente aumento del costo degli energetici, nonchè al contesto macro, alla luce dei dati degli ultimi due giorni.

Ieri, infatti, i prezzi al consumo di settembre negli Stati Uniti più alti delle aspettative hanno determinato la chiusura sottotono di Wall Street (Dow Jones -0,51%), mentre gli investitori iniziano a considerare l'idea che i tassi di interesse resteranno alti più a lungo di quanto sperato. Stamattina, i dati macro cinesi hanno rilevato un lieve peggioramento della situazione economica del Paese: nonostante l'inflazione sia rimasta ferma a livello annuale a settembre, le esportazioni e le importazioni hanno continuato a contrarsi e i prezzi alla produzione sono scesi del 2,5% su base annua, a fronte di un consenso di -2,4% a/a.

Sul fronte azionario, a Milano i bancari sono contrastati. Nel dettaglio, Barclays ha alzato a overweight da equalweight i rating su Bper (+2,52% a 3,014 euro) e su B.Mps (+0,27% a 2,575 euro), con i prezzi obiettivo salgono rispettivamente da 3,8 a 4,3 euro e da 3,2 a 3,4 euro. Bene anche Banco Bpm (+1,05%), mentre Mediobanca (-0,29%), Intesa Sanpaolo (-0,88%) e Unicredit (-1,05%) sono vendute.

Nel settore energetico, Erg cede l'1,21% a 22,8 euro dopo i guadagni di ieri, in scia all'avvio di un programma buyback. Gli analisti di Equita Sim e di Banca Akros hanno confermato il buy sul titolo, nonchè i target price di 34 euro e di 35 euro, rispettivamente.

Infine, tra i peggiori performer dell'indice principale, Campari scivola del 2,18%. Oddo Bhf ha ridotto da neutral a underperform il giudizio sul titolo (-2,22% a 10,985 euro), con prezzo obiettivo che passa da 8,1 a 11,2 euro.

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(END) Dow Jones Newswires

October 13, 2023 05:15 ET (09:15 GMT)