Gazprom non ha fornito una cifra per il nuovo record giornaliero, ma ha dichiarato che le esportazioni totali di gas alla Cina attraverso il gasdotto ammontano a 22,7 miliardi di metri cubi nel 2023, quasi 1,5 volte in più rispetto ai 15,4 miliardi di metri cubi spediti nel 2022.

La Russia sta aumentando le forniture alla Cina per compensare la perdita della maggior parte delle vendite di gas in Europa dall'inizio della guerra in Ucraina, che ha spinto gli Stati occidentali a imporre sanzioni a Mosca e a ridurre la loro dipendenza dall'energia russa.

Gazprom ha dichiarato che la cifra delle esportazioni per il 2023 era di 700 milioni di metri cubi - o il 3,2% - in più rispetto a quanto era obbligata per contratto a spedire alla Cina attraverso il Power of Siberia. Ha ribadito che l'oleodotto raggiungerà la piena capacità di esportazione di 38 miliardi di metri cubi nel 2025.

La Russia è anche in trattative da tempo per la costruzione di un nuovo gasdotto Power of Siberia-2, che trasporterà 50 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno dalla regione settentrionale di Yamal alla Cina, passando per la Mongolia - quasi quanto il gasdotto Nord Stream 1, ora inattivo, che passa sotto il Mar Baltico e che è stato danneggiato da esplosioni nel 2022.

Il progetto è diventato urgente in quanto Mosca mira a raddoppiare le esportazioni di gas verso la Cina per compensare il crollo delle esportazioni verso l'Europa. Ma l'accordo su questioni chiave, tra cui il prezzo, rimane elusivo.

I calcoli di Reuters hanno mostrato che le forniture di Gazprom verso l'Europa sono scese del 55,6% a 28,3 bcm nel 2023, rispetto ai livelli massimi di 175-180 bcm del 2018-19.