Alle 11,50 i futures sul Brent sono in rialzo di 71 centesimi, o lo 0,1%, a 73,40 dollari al barile, dopo aver segnato i massimi dall'aprile 2019.

I futures sul greggio Usa guadagnano 58 centesimi, o lo 0,8%, a 71,49 dollari al barile, dopo aver registrato i massimi dall'ottobre 2018.

Il traffico dei veicoli a motore sta tornando ai livelli pre-pandemia nel Nordamerica e in gran parte dei Paesi europei, e molti aerei sono tornati a volare mentre vengono allentati i lockdown per il coronavirus e le altre restrizioni, con un conseguente rialzo dei benchmark del greggio.

L'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) ha detto venerdì di aspettarsi un ritorno della domanda globale ai livelli pre-pandemia alla fine del 2022, prima di quanto stimato in precedenza.

L'Iea ha esortato l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e gli alleati, gruppo conosciuto come Opec+, a incrementare la produzione per soddisfare l'aumento di domanda.

L'Opec+ ha limitato la produzione per sostenere i prezzi dopo che nel 2020 la pandemia ha fortemente colpito la domanda, mantenendo a maggio uno stretto rispetto dei target concordati.

Il numero delle piattaforme petrolifere operative è salito a 365, livelli più alti dall'aprile 2020, come mostra il report settimanale a cura di Baker Hughes Co. [RIG/U]

Si tratta del maggior incremento -- pari a sei unità -- dell'ultimo mese, con le aziende petrolifere che tentano di approfittare dall'aumento della domanda.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi)