Intorno alle 10,55 i futures sul Brent guadagnano 1,2 dollari, o l'1,46%, scambiando a 83,40 dollari ed estendendo i guadagni di circa il 2,7% rispetto alla seduta precedente.

I futures sul greggio statunitense Wti, che hanno toccato il massimo dal 5 dicembre scorso, sono in rialzo di 1,28 dollari, o dell'1,63%, a 79,57 dollari al barile.

Entrambi i benchmark sono saliti dopo la pubblicazione dei dati del governo, che hanno mostrato un calo delle scorte di greggio degli Stati Uniti di gran lunga superiore rispetto alle previsioni dagli analisti, registrando una riduzione di 5,89 milioni di barili per la settimana terminata il 16 dicembre. [EIA/S]

Anche le scorte di distillati, che comprendono il gasolio da riscaldamento e il cherosene, sono diminuite, in contrasto alle attese che prevedevano un aumento, in quello che Stephen Brennock, analista di Pvm, ha definito "un report dell'Eia sulle scorte estremamente favorevole ai prezzi".

Il calo delle scorte avviene in un momento in cui la domanda di gasolio da riscaldamento sembra destinata a salire a causa dell'arrivo di una violenta tempesta invernale negli Stati Uniti, con venti gelidi sotto lo zero previsti a Sud del Texas e minime da record in Florida e negli Stati orientali.

Si prevede che anche il consumo di carburante per aerei aumenterà con il boom di viaggi post-Covid per le festività di fine anno, anche se la domanda di carburante per trasporti potrebbe ridursi se le condizioni meteo impediranno gli spostamenti.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)