LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso, ma rimangono sulla buona strada per registrare guadagni settimanali con una domanda che cresce più rapidamente dell'offerta, mentre si prevede che le vaccinazioni allevieranno l'impatto del nuovo aumento di infezioni da Covid-19 in tutto il mondo.

Alle 11,15 circa, i futures sul Brent, in scadenza oggi, scambiano in ribasso di 19 centesimi, ovvero dello 0,25%, a 75,86 dollari al barile, dopo avere guadagnato l'1,75% ieri.

Il contratto Brent di ottobre è in ribasso di 20 centesimi, o dello 0,25%, a 74,90 dollari al barile.

Il greggio Usa cede 19 centesimi, o lo 0,26%, a 73,43 dollari al barile, dopo aver visto ieri un aumento dell'1,7%.

Tuttavia, entrambi i contratti di riferimento sono vicini a registrare guadagni del 2% circa per la settimana.

Nonostante l'aumento dei casi di coronavirus negli Stati Uniti, in tutta l'Asia e in alcune parti dell'Europa, gli analisti hanno detto che i tassi di vaccinazione più elevati limiteranno la necessità di nuove misure di restrizione severe come quelle che hanno ridotto la domanda durante il picco della pandemia lo scorso anno.

Gli analisti indicano anche un rapido rimbalzo del consumo di benzina e della produzione industriale in India dopo l'impennata di nuovi casi di Covid-19 all'inizio di quest'anno, in un segnale che le economie sono più resistenti alla pandemia.

Inoltre, si prevede che l'Arabia Saudita, uno dei principali esportatori di petrolio al mondo, aumenterà i prezzi di vari tipi di greggio che vende ai Paesi asiatici a settembre per il secondo mese consecutivo, sulla scia della forza dei benchmark mediorientali, hanno detto fonti specializzate.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)