(Reuters) - Cinque associazioni industriali europee hanno detto di aver sollecitato le autorità dell'Ue a impedire sanzioni, tariffe o boicottaggi contro l'alluminio russo che, a loro dire, potrebbero far uscire dal mercato migliaia di aziende. 

La russa Rusal produce circa il 6% dell'alluminio mondiale. Questo metallo non è stato preso di mira dalle sanzioni occidentali contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. 

Ma gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di imporre restrizioni alle importazioni di alluminio russo e il London Metal Exchange (Lme), il mercato di scambio di metalli non ferrosi più importante al mondo, sta chiedendo ai propri membri se sia il caso di bandire il materiale russo dal sistema.

Alcune aziende hanno detto che smetteranno di acquistare l'alluminio russo e altre, come il produttore statunitense Alcoa, stanno facendo pressioni per adottare misure contro il metallo russo.

In una dichiarazione congiunta, le associazioni hanno detto di aver inviato una lettera alle autorità dell'Ue e di aver "richiesto l'intervento urgente della Commissione europea e degli Stati membri dell'Ue contro le minacce di divieti, tariffe elevate o sanzioni sull'alluminio russo che rappresentano un rischio imminente e vitale per l'industria europea dell'alluminio". 

La dichiarazione afferma che coloro che boicottano o chiedono misure contro il metallo russo "sono i suoi principali concorrenti o godono di opzioni di fornitura che non sono disponibili per la grande maggioranza della value chain dell'alluminio europeo". 

Per i piccoli acquirenti di alluminio in Europa, le misure contro il metallo russo rischiano di causare "potenzialmente la chiusura di migliaia di aziende e decine di migliaia di disoccupati in più in Europa come conseguenza diretta".

L'industria europea è sotto pressione a causa dell'inflazione elevata e del rapido rallentamento della crescita economica, mentre gli alti prezzi dell'energia hanno portato alla soppressione della produzione di oltre un milione di tonnellate di alluminio in Europa dal 2021.

Nel 2018, dopo che gli Stati Uniti hanno sanzionato Rusal e che Lme ha bloccato il suo metallo, i prezzi dell'alluminio sono saliti del 35% in pochi giorni. 

Le cinque associazioni sono la Federazione dei consumatori di alluminio in Europa (Face), l'Associazione federale tedesca per lo sviluppo economico e il commercio estero (Bwa), l'Associazione italiana fornitori fonderie (Amafond), l'Associazione nazionale acciai, metalli, rottami, ferramenta (Assofermet) e l'Associazione italiana fonderie (Assofond). 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)