I costi di importazione del gas naturale in Germania sono aumentati del 160% nei primi cinque mesi del 2022 rispetto ad un anno prima, anche se le importazioni sono diminuite del 22,9%, secondo i dati ufficiali di mercoledì.

La più grande economia europea importa principalmente gas da Russia, Norvegia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Danimarca, ma si è rivolta maggiormente al gas naturale liquefatto (LNG) dopo la crisi ucraina.

Le statistiche di maggio dell'ufficio del commercio estero della Germania sono le terze a riflettere l'impatto dell'invasione russa dell'Ucraina, iniziata il 24 febbraio, e le sanzioni occidentali contro quella che il Cremlino definisce una "operazione militare speciale".

La scorsa settimana la Russia ha ridotto i flussi attraverso Nord Stream 1, la principale via di consegna del gas all'Europa attraverso la Germania, a un quinto della sua capacità, costringendo gli importatori e i governi a cercare dei sostituti prima della stagione di riscaldamento a partire da ottobre.

I commercianti di gas, energia e carbonio monitorano le importazioni di gas perché l'equilibrio tra domanda e offerta influisce sui prezzi e sui volumi scambiati in tutti e tre i mercati.

I dati sul gas si correlano anche con il carbone, che compete nella produzione di energia elettrica, fornendo anche indizi sulla domanda di permessi obbligatori per le emissioni di carbonio dell'Unione Europea.

Le statistiche mensili dell'ufficio tedesco per il commercio estero BAFA, che vengono pubblicate con un ritardo di due mesi, hanno mostrato che le importazioni di gennaio-maggio sono state pari a 1.763.161 terajoule (TJ), o 50,1 miliardi di metri cubi (bcm), rispetto ai 2.287.260 TJ di un anno prima.

Mentre le interruzioni delle forniture hanno spinto i prezzi del gas a livelli record, il conto delle importazioni della Germania è aumentato a 26,3 miliardi di euro (26,74 miliardi di dollari) nel periodo di cinque mesi, rispetto ai 10,1 miliardi di euro dello stesso periodo del 2021, secondo i dati BAFA.

Il prezzo medio pagato alla frontiera nel periodo gennaio-maggio è aumentato del 236% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 14.896,43 euro/TJ, ha dichiarato BAFA.

Il prezzo di maggio di 15.072,8 euro è stato equivalente a 5,43 centesimi per chilowattora (kWh), quasi tre volte quello del maggio 2021.

Le scorte di gas tedesche sono al 69,4% della capacità di stoccaggio disponibile, secondo il sito web del gruppo europeo di infrastrutture del gas GIE. Rispetto al 50,9% di un anno fa. (1 dollaro = 0,9834 euro) (Segnalazione di Vera Eckert; Redazione di Alexander Smith)