Il mese scorso la Commissione Europea ha proposto di includere entrambi nella tassonomia della finanza sostenibile dell'UE, un sistema per etichettare gli investimenti rispettosi del clima. La proposta ha diviso l'opinione del Parlamento Europeo e dei Paesi dell'UE, che non sono d'accordo sulle credenziali verdi dei combustibili e potrebbero anche respingerla.

Due gruppi di legislatori - i Verdi e i Socialisti e Democratici - hanno confermato entro la scadenza di mercoledì che avrebbero presentato una mozione per rifiutare le regole, hanno detto a Reuters due funzionari dell'UE, aggiungendo che altri gruppi potrebbero aver fatto lo stesso.

Il legislatore verde tedesco Michael Bloss aveva confermato l'obiezione dei Verdi martedì. "L'energia nucleare e il gas fossile non sono 'sostenibili', troppo pericolosi e non sono una tecnologia ponte", aveva detto in un tweet.

La mossa dà il via ad un processo di negoziati che durerà mesi e che culminerà nel voto del Parlamento entro luglio sulle potenziali mozioni per respingere la proposta di gas e nucleare.

Almeno la metà dei 705 legislatori del Parlamento dovrebbe votare per respingere le norme. Il livello di sostegno in Parlamento non è chiaro, poiché pochi gruppi di legislatori hanno una posizione ferma e l'opinione è divisa tra i membri.

Le regole potrebbero anche essere respinte da 20 dei 27 paesi membri dell'UE, una soglia considerata improbabile da raggiungere.

Il gas emette meno CO2 del carbone quando viene bruciato e alcuni paesi avevano fatto forti pressioni per la tassazione per incentivare gli investimenti nel gas e aiutarli a eliminare gradualmente il carbone. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il principale fornitore di gas in Europa, ha intensificato quel dibattito, con l'UE che ora giura di abbandonare il gas russo entro il 2027.

La generazione di energia nucleare è priva di CO2, ma produce scorie radioattive.

Mentre la prima sezione della tassonomia - che copre gli investimenti rispettosi del clima - non è ancora completa, l'UE sta portando avanti i piani per espandere il sistema agli investimenti che sostengono altri obiettivi ambientali, inclusa la protezione della biodiversità.

I consiglieri della Commissione Europea mercoledì hanno proposto dei criteri per tale espansione, per giudicare se le attività in settori come la produzione alimentare, la pesca, il turismo e la gestione dei rifiuti debbano essere etichettate come verdi.

Per esempio, gli imballaggi di plastica che usano materiale riciclato per almeno l'85%, a base biologica o prodotti con tecnologia di cattura del carbonio, verrebbero giudicati come se avessero dato un "contributo sostanziale" all'obiettivo di riciclaggio del blocco.