I talebani chiedono il rilascio dei fondi congelati dopo il terremoto mortale

L'amministrazione talebana dell'Afghanistan ha chiesto sabato ai governi internazionali di ritirare le sanzioni e di revocare il congelamento dei beni della banca centrale in seguito al terremoto che ha ucciso più di 1.000 persone e lasciato migliaia di senzatetto questa settimana.

Il terremoto di magnitudo 6,1 che ha colpito l'est del Paese all'inizio di mercoledì ha danneggiato o distrutto 10.000 case e ha ferito circa 2.000 persone, mettendo a dura prova il fragile sistema sanitario del Paese e rappresentando un importante test per i Talebani al potere. [L1N2YC094]

"L'Emirato islamico chiede al mondo di dare agli afghani il loro diritto più elementare, che è il diritto alla vita, attraverso la revoca delle sanzioni, lo scongelamento dei nostri beni e la fornitura di assistenza", ha detto a Reuters Abdul Qahar Balkhi, portavoce del Ministero degli Affari Esteri, in un'intervista.

Mentre gli aiuti umanitari continuano ad affluire in Afghanistan, i fondi necessari per lo sviluppo a lungo termine sono stati bloccati quando i Talebani hanno preso il controllo del Paese lo scorso agosto, dopo il ritiro delle forze straniere.

L'amministrazione del gruppo islamista integralista non è formalmente riconosciuta dai governi internazionali.

Miliardi di dollari di riserve della banca centrale afghana rimangono congelati all'estero e le sanzioni ostacolano il settore bancario, mentre l'Occidente spinge per ottenere concessioni sui diritti umani.

I governi occidentali sono particolarmente preoccupati per i diritti delle donne e delle ragazze a lavorare e studiare sotto il governo talebano. A marzo, il gruppo ha impedito l'apertura di scuole superiori per ragazze.

Interrogato sulla questione, Balkhi ha detto che il diritto degli afghani ai fondi salvavita dovrebbe essere la priorità, aggiungendo che la comunità internazionale gestisce le preoccupazioni sui diritti umani in modo diverso a seconda del Paese coinvolto.

"Questa regola è universale? Perché gli Stati Uniti hanno appena approvato una legge anti-aborto", ha detto Balkhi, riferendosi all'annullamento da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, venerdì scorso, della storica sentenza Roe v. Wade, che riconosceva il diritto di una donna all'aborto.

"Sedici Paesi nel mondo hanno tolto i diritti alle minoranze religiose, in particolare ai musulmani... anche loro devono affrontare sanzioni perché stanno violando i diritti?", ha aggiunto.