Di seguito gli aggiornamenti:

10,00 - Papa Francesco ha incontrato oggi separatamente alcuni parenti di ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e dei palestinesi le cui famiglie sono intrappolate a Gaza, affermando che il conflitto è andato oltre la definizione di guerra per diventare "terrorismo".

Parlando a braccio durante l'udienza generale di oggi in Piazza San Pietro dopo i due incontri nella propria residenza, il papa ha detto di aver potuto sentire in maniera diretta quanto "entrambe le parti stiano soffrendo"

7,30 - Il governo di Israele e Hamas hanno concordato a una pausa di quattro giorni nei combattimenti per permettere il rilascio di 50 ostaggi trattenuti a Gaza in cambio di 150 palestinesi tenuti prigionieri a Israele, e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave sotto assedio.

Si pensa che Hamas stia trattenendo più di 200 ostaggi, presi quando, il 7 ottobre, i combattenti hanno attaccato Israele, uccidendo 1.200 persone, secondo conteggi di Israele.

Una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che 50 donne e bambini saranno rilasciati in quattro giorni, durante i quali ci sarà una pausa nei combattimenti.

Per ogni altri 10 ostaggi rilasciati, la pausa sarà estesa di un altro giorno, ha aggiunto, senza menzionare il rilascio di prigionieri palestinesi in cambio.

"Il governo di Israele si impegna a riportare a casa tutti gli ostaggi. Stanotte ha approvato l'accordo proposto come un primo passo per raggiungere questo obiettivo", dice la dichiarazione.

Hamas ha detto che 50 ostaggi saranno rilasciati in cambio di 150 donne e bambini palestinessi che sono trattenuti nelle prigioni israeliane. L'accordo di tregua permetterà anche a centinaia di camion con aiuti umanitari, medici e con carburante di entrare a Gaza, ha detto il gruppo palestinese in una dichiarazione.

Aggiornamenti martedì 21 novembre

(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)