Il bilancio delle vittime del crollo di un edificio nella città sudafricana di George la scorsa settimana è salito a 33 martedì, mentre i soccorritori hanno continuato a setacciare le macerie con 19 persone ancora irreperibili a più di una settimana dall'incidente.

I funzionari comunali hanno dichiarato in una dichiarazione che solo sei delle persone rimaste uccise nel cantiere sono state identificate finora, poiché le autorità stanno lottando per ottenere nomi precisi.

L'ultima persona ad essere salvata è stata estratta dai rottami nel fine settimana, in quello che il premier della provincia di Western Cape ha descritto come "niente di meno che un miracolo", cinque giorni dopo il disastro.

Il bilancio delle vittime era di 32 persone lunedì. E' aumentato costantemente nel corso dell'ultima settimana, quando sono stati recuperati altri corpi.

Non è chiaro perché l'edificio di cinque piani nella città a est di Città del Capo sia crollato il 6 maggio. Le indagini sono in corso.

I soccorritori hanno usato gru, trapani e le mani nude per cercare di raggiungere le persone intrappolate.

I funzionari comunali hanno detto che persone che parlano correntemente le lingue Chewa, portoghese e Shona sono state sul posto a fornire assistenza. Si ritiene che i migranti provenienti da altri Paesi dell'Africa meridionale, come il Malawi e lo Zimbabwe, stessero lavorando nel cantiere.