Il dollaro neozelandese è scivolato mercoledì dopo che la banca centrale del Paese ha mantenuto i tassi fermi e ha ridotto il suo percorso previsto per la politica futura, scatenando un rally nelle obbligazioni, mentre i mercati hanno nettamente ridimensionato il rischio di ulteriori rialzi.

La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha mantenuto il tasso ufficiale di liquidità al 5,5%, come previsto dalla maggior parte degli analisti, e ha ribadito che la politica dovrà rimanere restrittiva.

Tuttavia, la RBNZ ha anche notato che i rischi per l'inflazione sono diventati più equilibrati e ha abbassato il picco previsto per i tassi al 5,60%, dal 5,70%.

"La sorpresa è arrivata dalla sua previsione OCR. L'intero tracciato fino al primo trimestre del 2027 è stato abbassato di circa 8 pb, e le indicazioni sono state chiaramente meno allettanti rispetto a novembre", ha dichiarato Imre Speizer, economista senior di Westpac.

"Il dollaro neozelandese e i tassi swap sono scesi bruscamente in risposta, e queste reazioni probabilmente si estenderanno ulteriormente nel corso della giornata, data la sorpresa significativa".

Il mercato aveva valutato circa il 23% di probabilità di un rialzo questa settimana. La probabilità di una mossa entro maggio si è più che dimezzata a solo il 20%, dal 47% prima dell'annuncio.

I tassi swap chiave a due anni sono scesi al 5,035%, dal 5,195%, mentre i futures sulle banconote a tre mesi hanno annullato le perdite iniziali per salire fino a 14 ticks.

Il dollaro kiwi è sceso di quasi lo 0,8% a 0,6122 dollari, rompendo il supporto intorno a 0,6152 dollari. Il prossimo supporto è intorno a $0,6112.

L'Aussie è sceso in simpatia a $0,6535, e si è avvicinato al supporto a $0,6525, dopo aver subito anche un colpo da una lettura sommessa sull'inflazione interna.

I dati hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3% a gennaio, rispetto al mese precedente, mantenendo il ritmo annuale ad un minimo di due anni del 3,4%.

Gli analisti avevano previsto un aumento dell'inflazione annuale al 3,6%, ma il calo dei prezzi dei viaggi per le vacanze e dell'abbigliamento ha fatto scendere l'indice.

I futures sulle obbligazioni a tre anni hanno reagito recuperando le prime perdite e prezzando una probabilità leggermente maggiore di tagli futuri dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia (RBA).

I futures implicano ora una probabilità del 40% circa di un primo taglio del tasso di liquidità del 4,35% a giugno, con una mossa ad agosto stimata al 72%. (Relazione di Wayne Cole; Redazione di Jacqueline Wong)