Il gabinetto egiziano ha approvato mercoledì le norme che aboliscono molte esenzioni fiscali e tributarie per le imprese statali, soddisfacendo una condizione chiave posta dal FMI in un accordo da 3 miliardi di dollari firmato un anno fa.

Il gabinetto aveva approvato la legge a giugno, ma doveva ancora redigere i regolamenti esecutivi necessari per l'attuazione.

Il Fondo Monetario Internazionale, in un accordo di sostegno finanziario da 3 miliardi di dollari firmato nel dicembre 2022, ha esortato l'Egitto a livellare le condizioni di gioco tra il settore privato e quello pubblico.

L'accordo è stato sospeso dopo che l'Egitto non ha rispettato altri impegni, tra cui quello di consentire alla sua valuta di muoversi in risposta alle forze di mercato, di procedere rapidamente alla vendita di beni statali e di ridurre il ruolo del governo nell'economia.

I nuovi regolamenti "si applicano a tutti gli investimenti o attività economiche intraprese da agenzie statali". Queste includono "le unità dell'apparato amministrativo statale, le unità amministrative locali, gli enti pubblici, di servizio ed economici nazionali e le agenzie che dispongono di bilanci speciali", ha dichiarato il Gabinetto in un comunicato.

I regolamenti non si applicano "al lavoro militare e ai requisiti per la difesa del Paese o la protezione della sicurezza nazionale", si legge nella dichiarazione del Gabinetto.