Con circa il 90% del commercio mondiale trasportato via mare, il trasporto marittimo globale rappresenta quasi il 3% delle emissioni mondiali di CO2. Finora, il settore ha evitato il sistema di tasse sull'inquinamento dell'UE.

Secondo le proposte annunciate nel luglio 2021, il trasporto marittimo verrebbe aggiunto al Sistema di Scambio di Emissioni (ETS) dell'Unione Europea a partire dal 2023, con un periodo di tre anni, una mossa pensata per stimolare i tagli alle emissioni del settore.

Uno studio del gruppo ambientalista Transport & Environment (T&E) ha affermato che le proposte, che saranno negoziate a Bruxelles quest'anno, escludono le navi al di sotto di 5.000 GT (stazza lorda), che comprendono le piccole navi di rifornimento offshore che servono le industrie del petrolio e del gas. Anche le navi da pesca e quelle militari sarebbero esenti.

T&E ha affermato che le scappatoie significherebbero che circa 25,8 milioni di tonnellate di CO2 non rientrerebbero nell'ETS, il che significa che circa il 20% dei 130 milioni di tonnellate emessi annualmente dal trasporto marittimo nel blocco verrebbe escluso.

Jacob Armstrong, responsabile per il trasporto marittimo sostenibile di T&E, ha affermato che le proposte sono "basate su scappatoie arbitrarie" e che lascerebbero fuori dai guai "troppe navi fortemente inquinanti".

"L'UE deve ripensare le sue leggi sulla navigazione", ha detto.

Un funzionario della Commissione Europea ha affermato che la soglia di 5.000 GT mira a "minimizzare l'onere amministrativo per le aziende", in particolare per le piccole e medie imprese, "senza compromettere l'obiettivo di coprire la grande maggioranza delle emissioni di gas serra del settore".

Peter Liese, il negoziatore principale del Parlamento Europeo sulle riforme dell'ETS, ha dichiarato a Reuters che stava esaminando la questione sollevata da T&E prima dei negoziati sulla politica.

Il funzionario della Commissione ha detto che la sua proposta è allineata con le emissioni coperte da un regolamento esistente sul monitoraggio, la rendicontazione e la verifica (MRV) delle emissioni del trasporto marittimo.

Le navi di stazza superiore a 5.000 GT rappresentano circa il 55% delle imbarcazioni che fanno scalo nei porti dell'UE e circa il 90% delle relative emissioni, come risulta dal regolamento MRV del 2015.

Gli armatori dovranno acquistare permessi nell'ambito dell'ETS quando le loro navi inquinano o rischiano di essere banditi dai porti dell'UE.